Oli essenziali estratti da agrumi e spezie e batteri: esiste una relazione? Studi sviluppati nel corso degli ultimi anni, di cui uno recente pubblicato su Foods, attestano la possibile azione antimicrobica esercitata da alcuni specifici principi attivi e/o da metaboliti contenuti in queste sostanze verso alcuni batteri, fra i più diffusi nella popolazione generale.

Le “sostanze”

Alcune specie di origano, nome scientifico Origanum L, chiodi di garofano, anche noto come Syzygium aromaticum, particolari specie di agrumi, conosciute come Citrus L. Sono alcuni agenti naturali estratti in prevalenza dalle bucce e o altre componenti poi trasformati in oli essenziali, potenzialmente capaci di agire, in studi sperimentali, come antimicrobici contro patogeni di origine alimentare. Attività che si correlerebbe a specifici ingredienti contenuti in agrumi e spezie, quali fenoli, terpenoidi e alcaloidi.

Benché le evidenze più recenti siano incoraggianti devono tuttavia fare i conti con alcune informazioni discordanti di studi precedenti. Da qui la necessità di validare un metodo standardizzato per studi di laboratorio, utili a misurare la relazione fra crescita batterica e effetto antimicrobico associato alla specifica sostanza/olio essenziale.

Efficacia antimicrobica

L’azione non può essere definita un passpartout, ovvero estesa a tutti i microbi. Tuttavia vi sarebbe evidenza che alcuni oli essenziali di agrumi e spezie siano in grado di inibire l’attività di Escherichia coli e Bacillus cereus, agenti patogeni che attaccano soprattutto e in prevalenza l’apparato gastro-intestinale.

Sono le evidenze di uno studio partecipato da centri spagnoli, portoghesi e marocchini (Meta-Analysis of In Vitro Antimicrobial Capacity of Extracts and Essential Oils of Syzygium aromaticum, Citrus L. and Origanum L.: Contrasting the Results of Different Antimicrobial Susceptibility Methods) che per misurarne in maniera accurata gli effetti, ovvero la suscettibilità di un microrganismo agli agenti antimicrobici, ha inteso definire i diversi metodi usati negli esperimenti di laboratorio per validare e acquisire dati e risultati. Le indagini condotte dai ricercatori hanno consentito di determinare alcune specificità di azione dei diversi oli essenziali verso i due batteri considerati.

Escherichia coli ha infatti mostrato la massima sensibilità all’olio essenziale degli agrumi, più precisamente ad arancia e limone, mentre origano e chiodi di garofano inibiscono l’attività di Bacillus cereus. Perché arrivare a definire una metodica di valutazione standard? Gli esperti sottolineano che il dato potrebbe essere influenzato da diversi aspetti, alterando di conseguenza le conclusioni: eventualità che non si presenterebbe con una tecnica di valutazione standard del “metodo di diffusione su disco”, quello operato per arrivare alla definizione e all’accuratezza del dato/risultato.

In conclusione

Lo studio condotto fa rilevare ancora importanti limiti, tuttavia le prime evidenze fanno ipotizzare il potenziale degli oli essenziali di agrumi e specie nel contrastare l’azione di specifici batteri; restano fondamentali la qualità dell’olio essenziale prodotto e impiegato e il battere target di riferimento. Siamo all’inizio, ma questo studio potrebbe rappresentare la premessa per avviare ulteriori ricerche per definire una metodica standardizzate di valutazione e validazione dei dati a favore di un netto miglioramento della qualità delle analisi di laboratorio e della misurazione degli effetti antimicrobici nello specifico.

Fonte:

  • Silva BN, Bonilla-Luque OM, Possas A, Ezzaky Y, Elmoslih A, Teixeira JA, Achemchem F, Valero A, Cadavez V, Gonzales-Barron U. Meta-Analysis of In Vitro Antimicrobial Capacity of Extracts and Essential Oils of Syzygium aromaticum, Citrus L. and Origanum L.: Contrasting the Results of Different Antimicrobial Susceptibility Methods. Foods. 2023 Mar 16;12(6):1265.