Polifenoli ed in particolare tannini. Sono queste le sostanze che potrebbero consentire alla Castanea sativa Mill. di svolgere una azione chemiopreventiva. Le evidenze da uno studio italiano, dell’Università di Bologna, pubblicato su Pharmaceutics.

La Castanea sativa (CS)

È il nome scientifico della castagna, una pianta già nota alla scienza e alla medicina, impiegata ad esempio in ambito nutrizionale e nel trattamento di infezioni a carico soprattutto dell’apparato respiratorio e gastrointestinali.

Studi più recenti avrebbero messo in evidenza anche proprietà chemiopreventive, quali ad esempio l’azione antiproliferativa e pro-apoptotica dell’estratto di corteccia di Cs verso una linea cellulare linfoblastica leucemica.

In relazione a questa premessa emersa da studi precedenti all’attuale, un gruppo di ricercatori bolognesi ha voluto indagare la capacità delle CS di influenzare anche le fasi precoci del processo cancerogeno, ovvero la potenzialità di agire e/o interferire sulla trasformazione di una cellula sana verso uno stato tumorale.

Le eventuali proprietà antimutagene dell’estratto di corteccia di Cs, sono state indagate attraverso l’In Vitro Mammalian Cell Micronucleus Test, applicato su cellule TK6, cioè cellule di linfoblastoidi, eseguito da citometria a flusso.

L’indagine

È stata innanzitutto valutata la genotossicità dell’estratto di CS, di cui un agente chemiopreventivo dovrebbe essere totalmente privo, e analizzato l’effetto antimutageno dell’estratto in relazione a due specifici mutageni, il clastogeno mitomicina C (MMC) e l’aneugeno vinblastina (VINB).

Le sperimentazioni avrebbero dimostrato che la CS è in grado di proteggere le cellule contro il danno indotto dal mutageno MMC, svolgendo anche una azione antiossidante importante, a favore della sensibile riduzione dei livelli di ROS, le principali forme reattive dell’ossigeno, indotti dallo stesso MMC.

Nel complesso, la ricerca sembra supportare l’ipotesi che l’estratto di corteccia di Cs possa contrastare la mutagenicità delle MMC, ostacolando fino a eliminare la produzione di ROS.

Inoltre, si sarebbe osservata anche la capacità dell’estratto di corteccia di innescare una via apoptotica estrinseca senza apprezzabili effetti citotossici, profilandosi come un possibile agente con buona selettività d’azione per le cellule tumorali. 

Le sostanze implicate

Tali effetti potrebbero essere attribuiti ad alcune sostanze altamente presenti nella CS: i polifenoli, e più precisamente i tannini sia in forma di tannini idrolizzabili, quali ad esempio ellagitannini, (vescalagina e castalagina) contenuti nella corteccia e gallotannini, che si ritrovano nelle foglie, come anche a di tannini condensati, cioè procianidine, di cui è ricca buccia della castagna. Gli acidi tannico, ellagico e gallico non sono mutageni, ma potrebbero diventare genotossici ad alte concentrazioni. 

Fonte

Gasperini S, Greco G, Angelini S et al. Antimutagenicity and Antioxidant Activity of Castanea sativa Mill. Bark Extract. Pharmaceutics, 2023, 15(10), 2465. Doi: https://doi.org/10.3390/pharmaceutics15102465