Il consumo di legumi riduce alcuni indicatori di rischio cardiovascolare

Claudia Femora, Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Boiron Italia

Un team internazionale di ricercatori ha condotto la ricerca per ottenere dati attendibili in vista della stesura delle nuove linee guida della European Association for the Study of Diabetes, al fine di determinare quale sia l’eventuale associazione tra l’assunzione di legumi e l’insorgenza di patologie cardiometaboliche.

Lo studio ha preso in esame i risultati di tutte le review condotte fino a  marzo 2019 e di vari studi prospettici di coorte, che si occupavano di varie patologie cardiovascolari (infarto, ictus, ipertensione, obesità) e della mortalità ad esse associata.

Dai risultati si evince che coloro che consumano più legumi hanno meno probabilità di sviluppare una patologia cardiovascolare (–8%), ipertensione (–9%), obesità (–13%) e patologia coronarica (–10%). Relativamente a infarti, ictus, diabete, invece, non sono emerse associazioni.

Gli autori sottolineano che i risultati – seppur evidenziando un lieve effetto benefico – non permettono di trarre conslusioni nette, poiché il loro grado di affidabilità (valutato sulla base di validi criteri statistici) è risultato basso per le malattie cardiovascolari e molto basso per gli altri parametri. Sarà quindi necessario condurre ulteriori e più approfonditi studi per definire le caratteristiche di tali alimenti, comunque importanti per l’apporto di proteine, fibre e micronutrienti.

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