Anche l’alterazione nella composizione del microbiota intestinale potrebbe essere una concausa dell’infertilità. Indagare la possibile relazione e/o i meccanismi di azione tra questi due fattori, non ancora noti, è lo scopo di uno studio recente cinese, della China Academy of Chinese Medical Sciences di Pechino, pubblicato su Scientific Reports.
Lo studio potrebbe fornire informazioni rilevanti al contrasto dell’infertilità, condizione che riguarda circa 186 milioni di persone nel mondo, ad elevato impatto soprattutto in Paesi, compreso l’Italia ad alto tasso di denatalità e con una popolazione in costante invecchiamento.
Le componenti genetiche
Il microbiota intestinale è tra gli indagati più recenti, ipotizzando una possibile corresponsabilità nello sviluppo dell’infertilità.
Partendo da questo assunto ricercatori cinesi hanno pertanto messo sotto esame possibili fattori e differenziazioni genetiche complici nell’influenzare la composizione del microbiota e quindi potenziali trigger nell’innesco dell’infertilità. L’indagine avrebbe rilevato la presenza di un pool di batteri favorenti l’aumento di rischio dell’incapacità procreativa nell’uomo e nella donna.
Questa evidenza confermerebbe i dati di studi epidemiologici osservazionali precedenti che pur indicando una potenziale relazione tra microbiota intestinale e infertilità maschile, non avrebbero identificato un nesso causale.
L’approccio
Lo studio cinese è stato condotto attraverso il metodo di randomizzazione mendeliana, partendo dai dati di uno studio che aveva già identificato in oltre 18.000 di persone provenienti da vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Israele, Corea del Sud, Germania e Regno Unito, varianti genetiche nella composizione del microbiota intestinale umano, in grado di influenzare la fertilità.
Lo studio, considerava una popolazione in gran parte europea e di età compresa tra 50 e 62 anni, includendo nell’analisi solo i taxa batterici presenti in più del 10% dei campioni, proprio al fine di valutare l’impatto della genetica dell’ospite sulla diversità dei batteri intestinali.
I dati genetici rilevanti per l’infertilità erano riferiti allo studio FinnGen, che combaciava con informazioni sul genoma provenienti da campioni raccolti da una rete di biobanche finlandesi con dati digitali di registri sanitari nazionali comprendenti campioni di 994 uomini infertili e circa 100.000 controlli e campioni di 9.831 donne infertili e quasi 94.400 controlli.
I taxa
L’analisi condotta avrebbe fatto rilevare 6 taxa batterici potenzialmente coinvolti nell’infertilità maschile. Tra questi 5 taxa, tra cui family.Bacteroidaceae.id.917, genere.Bacteroides.id.918, order.Enterobacteriales.id.3468, potenzialmente capaci di proteggere dal rischio di sviluppare infertilità, a fronte del taxa genere.Allisonella.id.2174 che sembrerebbe invece rappresentare un alto fattore di esposizione.
Per la donna l’infertilità potrebbe legarsi a 11 taxa batterici, di cui genus.Faecalibacterium.id.2057 riferirebbe a un alto potenziale di rischio contro altri 10 protettivi, tra cui genus.Ruminococcustorquesgroup.id.14377, genus.Desulfovibrio .id.3173 e order.Bifidobacteriales.id.432.
Conclusioni
Lo studio cinese sembrerebbe dare una prima risposta circa possibili associazioni causali tra microbiota intestinale e infertilità a vari livelli tassonomici, ma il meccanismo di innesco alla base resterebbe ancora ignoto.
Per chiarire la dinamica sarà necessario avviare ulteriori studi clinici randomizzati che prendano in considerazione la relazione specifica tra microbiota intestinale e infertilità, aspetto ancora scarsamente indagato data la complessità delle interazioni tra l’ospite e il microbiota intestinale.
Fonte
Li T, Shao W, Wang Y et al. A two-sample mendelian randomization analysis investigates associations between gut microbiota and infertility. Scientific Reports, 2023, 13, Art. N.° 11426