Lombalgia acuta e cronica non specifica, dolore al collo cronico non specifico, dolore cronico non oncologico, cefalea primaria. Sono le patologie muscolo-scheletriche in cui l’osteopatia sembra dare prova di efficacia nell’alleviare il dolore correlato. Le evidenze emergono da una revisione sistematica, pubblicata su BMJ Open
L’osteopatia può essere considerata un trattamento efficace e sicuro nella gestione e trattazione della sintomatologia dolorosa indotta da diverse condizioni/patologie, in prevalenza muscolo-scheletriche? È la domanda cui ha cercato di dare risposta un gruppo di ricercatrici italiane, anche a seguito di alcune evidenze.
Un sondaggio del 2020 ha stimato che quasi 197 mila osteopati erogano trattamenti in 46 Paesi differenti del mondo. Una recente indagine condotta in Svizzera su un campione di oltre 1144 pazienti ha mostrato, inoltre, che una percentuale superiore all’80% aveva richiesto una consulenza osteopatica per dolori muscolo-scheletrici, principalmente lombalgia, dolore al collo e mal di testa. Risultati simili sono stati riportati anche da un sondaggio condotto nel Regno Unito su circa 1600 pazienti con dolore alla colonna lombare, al rachide cervicale e alla regione pelvica. Infine, uno studio prospettico su 14 mila pazienti in Québec, Canada, attesta che il dolore muscolo-scheletrico localizzato nella colonna vertebrale, nel torace, nel bacino e negli arti è fra le prime cause più comune per cui si chieda una consulenza osteopatica.
Da questi numeri le ricercatrici hanno avviato un’analisi su revisione sistematiche e metanalisi presenti in letteratura fino a novembre 2021, estrapolate da database internazionali, quali EMBASE, CINAHL, Scopus, JBI, Prospero e Cochrane Library.
Cosa emerge dalla review
Una seconda selezione ha portato a considerare lavori pubblicati nel periodo 2013-2020, nello specifico 55 studi che hanno coinvolto 3.740 partecipanti ricorsi all’osteopatia per trattare una vasta gamma di patologie, fra cui lombalgia acuta e cronica non specifica, dolore al collo cronico non specifico, dolore cronico non oncologico, neurologico con cefalea primaria, dolore pediatrico e sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
L’analisi dei dati aggregati sembrerebbe dimostrare che l‘osteopatia, rispetto ad altri approcci, è più efficace nel ridurre il dolore e nel migliorare la funzione fisica in riferimento ad alcune specifiche forme di dolore muscolo-scheletrico: dolore lombare e cervicale acuto/cronico non specifico, dolore cronico non associato al cancro.
Sono tuttavia da evidenziare alcuni limiti e criticità, come risultati contraddittori in alcuni studi o la difficoltà di comparazione per i diversi metodi di valutazione utilizzati e la mancanza di prove di efficacia nelle forme di dolore pediatrici, nel trattamento dell’emicrania e dell’IBS. Un dato positivo è l’assenza di gravi effetti collaterali associati alla pratica.
Sebbene siano necessari ulteriori studi a conferma dei risultati ottenibili dalle manipolazioni osteopatiche, i dati preliminari sembrano dimostrare l’efficacia nella gestione del dolore muscolo-scheletrico in relazione a lombalgia cronica non specifica e mal di schiena, in donne in gravidanza o partorienti.
Fonte:
- Bagagiolo D, Rosa D, Borrelli F. Efficacy and safety of osteopathic manipulative treatment: an overview of systematic reviews. BMJ Open, Vol. 12, Issue, 2022.