Osteopatia, la conferenza Stato-Regioni approva il profilo professionale

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Buone notizie per gli osteopati: la Conferenza Stato-Regioni ha siglato l’accordo sull’istituzione della professione sanitaria dell’osteopata e ha approvato il profilo professionale degli osteopati. Si tratta del primo passaggio formale dell’iter istitutivo della nuova professione, come previsto dalla legge 3/2018.

Paola Sciomachen, presidente ROI

«Gli osteopati italiani hanno raggiunto un nuovo importantissimo traguardo: il profilo professionale, ciò che ci identifica e che ci caratterizza come professionisti sanitari, è realtà» ha dichiarato Paola Sciomachen, presidente del ROI (Registro Osteopatia Italiani). La presidente ha ringraziato tutti gli osteopati che hanno sempre sostenuto, con pazienza e fiducia, il cammino che ha portato a questo traguardo, « nonostante le difficoltà e gli ingiustificati attacchi di cui sono stati oggetto, soprattutto in queste ultime settimane». Ringraziamento anche per le istituzioni (ministero della Salute, parlamento, assessori regionali), che in questi anni hanno interpellato e ascoltato la voce degli osteopati.

«Il ROI è pronto a offrire la propria collaborazione e tutto il supporto necessario affinché i prossimi passaggi istituzionali possano svolgersi rapidamente. Adesso i temi sul tavolo sono di fondamentale importanza, dovremo parlare di formazione e di equipollenze. Lo faremo come sempre in modo costruttivo e leale» ha poi concluso Paola Sciomachen.

Grande soddisfazione per questo primo riconoscimento anche da parte delle altre associazioni di categoria (Aiso, Apo, Fesios), che lo definiscono «Un risultato fondamentale che non sarebbe mai stato possibile se non si fosse impostato sin dall’approvazione della legge un dialogo costruttivo tra le associazioni di categoria, che hanno lavorato per la prima volta unite per la valorizzazione della professione e per tutelare utenti e professionisti. Il percorso non è finito e continueremo a collaborare insieme perché si possa procedere celermente alla definizione del decreto sulla formazione, avendo oggi posto con orgoglio le basi su cui impostare il lavoro futuro» affermano attraverso la diffusione di un comunicato stampa congiunto.