Si tratta di una problematica a diffusione mondiale, ne soffrirebbe il 35% della popolazione americana e il 20-30% di quella europea. In Italia a soffrirne è il 25-28% degli uomini e circa il 22% delle donne italiane, con percentuali in aumento in relazione all’etĂ , influenzata dal genere.

La prevalenza è, infatti, maggiore negli uomini, presumibilmente per una minore attenzione alla prevenzione primaria e secondaria. Sana alimentazione, nutraceutica e alcuni rimedi omeopatici, innovativi, possono contribuire al suo contenimento.

Il contesto ambientale

Giocano un ruolo fondamentale nella Sindrome Metabolica anche: alimentazione, stress, inquinamento ambientale, radiazioni naturali e artificiali, fumo (fattori che definiscono l’exposoma) e le relazioni tra esseri umani e altre forme di vita, cioè l’interattoma, tutti in sensibile peggioramento tanto da favorirne la curva, che è in crescita.

Oggi la Sindrome Metabolica è considerata l’epidemia del III millennio, con importanti ripercussioni per il sistema, associati a importanti costi assistenziali e all’esposizione al rischio di condizioni associate: malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, altre patologie croniche.

In relazione alle implicazioni, la Sindrome Metabolica si inquadra in un contesto di “malattia sistemica” e, come tale, richiede anche un approccio terapeutico personalizzato sulle caratteristiche ed esigenze del singolo paziente, considerato non solo dal punto di vista biometrico, ma come un sistema complesso di corpo e mente, inserito nell’ambiente.

«La Sindrome Metabolica va affrontata con il paradigma diagnostico-terapeutico della Medicina dei Sistemi» spiega il dottor Luigi Coppola, specialista in Oncologia, dirigente Medico IPD di Alta Specializzazione Nutrizione e Dietetica – Medicine Complementari presso l’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento «merita un approccio Multicomponent-Multitarget, che consenta al Network Metabolico disregolato di recuperare l’Autoregolazione, attraverso un intervento combinato di Nutrizione, Nutraceutica, Farmacologia (come la low-dose), secondo la moderna Bioregolazione dei Sistemi Complessi».

Un approccio multi-target e una visione di insieme

Stile di vita sano, dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, controllo del peso possono contribuire in maniera sinergica e in un’ottica di prevenzione al contrasto della Sindrome Metabolica.

Tali misure devono continuare a essere adottate anche in un percorso di cura personalizzato e integrato in cui integratori alimentari e nutraceutica possono avere un ruolo importante nella gestione della Sindrome Metabolica.

Alcuni di questi agiscono con un principio di azione innovativo: «La prevenzione di questa condizione» precisa Carmen Lammi, professore associato di Chimica degli Alimenti, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano «richiede lo sviluppo di nuovi ingredienti multifunzionali capaci di modulare positivamente i diversi fattori che concorrono alla Sindrome Metabolica.

Uno studio sperimentale che abbiamo condotto, ad esempio, dimostra che MOMAST, un ingrediente sostenibile ricco in idrossitirosolo, tirosolo e verbascoside, è in grado di ridurre a livello cellulare e nel modello animale, lo stress ossidativo e di modulare i livelli di colesterolo con una azione mirata su HMGCoAR (3-idrossi-3-metil-glutaril-CoA riduttasi) e PCSK9 (Proproteina Convertase Subtilisin/Kexin tipo 9), due target chiave coinvolti nel metabolismo del colesterolo».

MOMAST® è un complesso polifenolico attivo naturale ricavato dalle acque di vegetazione olearie, prodotte durante le fasi di molitura di olive di esclusiva derivazione pugliese, che contribuisce alla protezione dai danni ossidativi dei lipidi nel sangue.

Omegaformula

MOMAST® è un ingrediente di Omegaformula, un integratore alimentare in compresse formulato da Guna, azienda specializzata nella medicina low-dose.

Momast insieme a semi in polvere di Baobab, estratto di olio di Borragine, acidi grassi insaturi come acido oleico e acido linoleico, vitamine B6 e Acido folico (Vit. B9), e privo di Monacolina K, contribuisce a mantenere i livelli fisiologici di colesterolo nel sangue, la regolaritĂ  della pressione arteriosa e a proteggere dallo stress ossidativo.