Una patologia dagli elevati costi sociali, assistenziali, sanitari e di qualità di vita. I tumori del colon retto (CRC) si attestano fra le neoplasie più comuni, con una incidenza in crescita: stimate nel 2023 circa 50.500 nuove diagnosi, di cui 26.800 nella popolazione maschile e 23.700 fra le donne, secondo “I numeri del cancro in Italia 2024” edito da AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) – AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori), rispetto alle 48.100 nuove diagnosi nel 2022.

Complice della crescita di inadeguati stili di vita – eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcool – e la familiarità con la patologia.

La diagnosi e la presa in carico spesso tardive, la scarsa sensibilità alla chemioterapia, rendono ulteriormente critiche la prevenzione e il trattamento dei tumori CRC.

La scienza, pertanto, si interroga su soluzioni che possano supportare l’opportunità di cura. La formula di Kushen (CKI) potrebbe prospettarsi una potenziale strategia, secondo le evidenze di un lavoro cinese su Integrative Cancer Therapy.

La formula Kushen (CKI)

Un supporto tendenzialmente a basso costo. La CKI è, infatti, una iniezione per via endovenosa (e.v.) estratta da Sophora flavescens Ait. e Smilax glabra Roxb., nota e largamente impiegata nella medicina tradizionale cinese, anche nel trattamento completo del CRC, ovvero a supporto della chemioterapia tradizionale.

Al fine di validare l’efficacia di questa potenziale soluzione, ricercatori cinesi hanno avviato una revisione sistematica della letteratura dall’inizio ad aprile 2024, avvalendosi dei principali motori di ricerca: PubMed, Web of Science, Cochrane Library, EMBASE, China National Knowledge Infrastructure, Chinese Scientific Journals Database, Wanfang Database, Chinese Biomedicine Database Searches, Chinese Clinical Trial Registry e ClinicalTrials.gov.

Risultati

Sono stati sedici gli studi alla fine considerati dai ricercatori per una totalità di 1.378 pazienti,e sembrano attestare evidenze positive per la CKI.

Rispetto alla sola chemioterapia, l’integrazione con la formula avrebbe favorito in pazienti con CRC avanzato un migliore tasso di risposta obiettiva (ORR, RR = 1,30, IC 95%: 1,18-1,44), di controllo della malattia (DCR, RR = 1,08, IC 95%: 1,03-1,13) e del punteggio KPS, ovvero la scala di Karnofski, indice di valutazione che consente la misurazione delle performance del paziente e un’analisi delle sue condizioni generali (RR = 1,18, IC 95%: 1,07-1,31).

La CKI combinata con la chemioterapia avrebbe inoltre contributo alla diminuzione di reazioni avverse minori: tra queste leucopenia (RR = 0,74, IC 95%: 0,62-0,87), trombocitopenia (RR = 0,68, IC 95%: 0,49-0,94), reazioni gastrointestinali (RR = 0,72 , IC 95%: 0,55-0,94) e danno epatico (RR = 0,48, IC 95%: 0,30-0,79) e favorito un rapporto CD4+ più elevato (MD = 9,70, IC 95%: 8,73-10,68) come anche del rapporto CD4+/CD8+ (MD = 0,25, IC 95%: 0,22-0,28) a fronte di un rapporto di cellule T CD8+ inferiore (MD = -5,25, IC 95%: da -5,94 a -4,56).

Spostando poi l’attenzione ai risultati sui singoli sottogruppi si osserverebbero dati positivi in relazione a ORR e DCR nei pazienti sottoposti a un trattamento CKI combinato con un regime chemioterapico che prevedeva FOLFOX e 5Fu + L-OHP, con evidenze per l’ORR sia in caso di 15 che 20 ml/die di CKI combinati con FOLFOX. Dati postivi registrati anche per la dose accumulata, ovvero con una CKI che raggiungeva livelli di 280 ml per ciclo e 420 ml in totale.

Specificatamente si evidenzierebbe un impatto migliorativo per 7 giorni/ciclo, così come 14 giorni/ciclo di CKI combinato con FOLFOX sull’ORR, e una potenziale efficacia migliorata per il DCR con 7 giorni/ciclo di CKI combinato con FOLFOX. Inoltre, l’impiego combinato delle due per almeno 4 cicli di terapie sembra dare vantaggi in termini di ORR e DCR.

L’analisi sequenziale degli studi (TSA) ha dimostrato che i risultati ottenuti in ORR e DCR erano validi ed era improbabile che ulteriori studi modificassero i risultati.

In conclusione

La CKI combinata con la chemioterapia sembra supportare il miglioramento clinico di ORR, DCR, performance status, riduzione delle ADR e funzione immunitaria nei pazienti con CRC.

Dati che per quanto positivi e sufficientemente importanti considerati i numeri di pazienti delle metanalisi, sono meritevoli di ulteriore validazione con RCT più rigorosi, condotti su più larga scala e multicentrici.

Fonte

Wu J, Ma X, Li J et al. Efficacy and Safety of Compound Kushen Injection for Advanced Colorectal Cancer: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Clinical Trials with Trial Sequential Analysis. Integrative Cancer Therapy, 2024. Doi: https://doi.org/10.1177/1534735424125845