Forme di tumore del seno positivo ai recettori ormonali potrebbero beneficiare di cicli di agopuntura per lenire le vampate di calore, effetto collaterale della terapia endocrina.
È quanto emerge da uno studio americano, del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, recentemente pubblicato su Cancer.
Ancora su piccoli numeri, lo studio potrebbe offrire indicazioni per la gestione di questo effetto, altamente disturbante la qualità di vita e di relazione della donna
La terapia ormonale
Efficace ma non priva di effetti collaterali, anche importanti. La terapia endocrina, gold standard nel trattamento del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali (HR+), può correlare in un sensibile numero di pazienti a vampate di valore, reazione avversa che, per gravità e intensità, potrebbe indurre la paziente alla sospensione della terapia, e comunque a ridurre la compliance con ripercussioni sull’efficacia del trattamento.
Una eventualità che potrebbe esser controllata/meglio contenuta da sedute di agopuntura, protratta per 10 settimane, a vantaggio di un beneficio elevato sulla qualità della vita.
Le evidenze arrivano da uno studio che ha arruolato 158 donne con tumore del seno HR+, di stadio 0-III, da tre studi randomizzati paralleli condotti negli Stati Uniti (n=78), in Cina (n = 40) e in Corea del Sud (n = 40) nel quale le pazienti sono state suddivise in due gruppi: il primo candidato a ricevere un trattamento immediato di agopuntura (IA), ovvero 20 sessioni di agopuntura nell’arco di 10 settimane, utilizzando una combinazione di agopuntura manuale ed elettroagopuntura, il secondo un trattamento ritardato di controllo (DAC) in cui le pazienti sono state sottoposte a cure abituali, passando all’agopuntura con un’intensità ridotta.
Obiettivo dello studio era, appunto, misurare i benefici di un approccio integrato anche con agopuntura dove l’endpoint primario era la valutazione di un cambiamento nel punteggio della sottoscala dei sintomi endocrini del Functional Assessment of Cancer Therapy (FACT)-Endocrine Symptoms tra il basale e la settimana 10, e tra gli endpoint secondari anche il punteggio hot flash e il punteggio FACT-Breast.
I risultati
Sembrano confermare i benefici offerti dall’agopuntura: alla settimana 10 le partecipanti nel gruppo di intervento, sottoposte a IA, avrebbero fatto osservare miglioramenti statisticamente significativi nel punteggio della sottoscala dei sintomi endocrini (variazione media ± errore standard: 5,1 ± 0,9 vs. 0,2 ± 1,0; p = 0,0003), in relazione sia al punteggio delle vampate di calore (-5,3 ± 0,9 vs. – 1,4 ± 0,9; p < 0,003) sia al punteggio totale FACT-Breast (8,0 ± 1,6 vs -0,01 ± 1,6; p = 0,0005) che misura la qualità della vita specificamente valutata sul tumore del seno, rispetto alle donne del gruppo DAC. L’effetto dell’intervento di agopuntura differiva in base al sito (p = .005).
In buona sostanza le partecipanti del gruppo IA avrebbero riportato una riduzione ≥50% delle vampate di calore nel 64% dei casi, rispetto al 18% nel gruppo DAC, quindi dei sintomi endocrini e un miglioramento della qualità della vita specifica, senza l’esposizione a eventi avversi gravi associati all’intervento di agopuntura in nessuno dei due gruppi.
In conclusione
I dati preliminari dello studio, che dovranno essere acclarati da ulteriori indagini, sembrano suggerire che l’agopuntura possa rappresentare una strategia non farmacologica efficace nella gestione delle vampate di calore, effetto collaterale della terapia endocrina nelle donne con carcinoma mammario.
Fonte
Lu W, Giobbie-Hurder A, Tanasijevic A et al. Acupuncture for hot flashes in hormone receptor-positive breast cancer: A pooled analysis of individual patient data from parallel randomized trials. Cancer 2024. Doi: http://doi.org/10.1002/cncr.35374