Tra i micronutrienti necessari al corpo umano per mantenere la propria omeostasi interna e svolgere i propri compiti quotidiani c’è lo zinco, che deve essere assunto con l’alimentazione perché non siamo capaci né di produrlo, né di immagazzinarlo. Presente in carne rossa e bianca, nel grano integrale, nei fagioli e nella frutta secca, lo zinco necessario per la sintesi e la funzione delle proteine strutturali e interviene in vari processi enzimatici e metabolici, inclusi quelli antossidativi e antinfiammatori. È inoltre importante per sostenere la lotta del sistema immunitario contro gli attacchi virali. Secondo gli esperti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – EFSA il fabbisogno medio di zinco è di 6,2-10,2 mg al giorno per le donne (perso di riferimento 58,8 kg), di 7,5-12,7 mg al giorno per gli uomini (peso di riferimento, 68,1 kg) e di 2,4 – 11,8 mg al giorno dai 7 mesi di età.

Di recente un team di ricerca coreano ha pubblicato su “Nutrients” uno studio inerente l’assunzione di zinco negli over 40, cercando associazioni con una riduzione dei tassi di morte per cause generali, oncologiche e cardiovascolari. Basato su dati di una coorte di 143.050 soggetti, seguiti per 10 anni. In questo periodo sono morti in tutto 8.776 persone, 5.436 per cause generali, 2.355 per tumore e 985 per malattia cardiovascolare. Valutando la quantità di zinco assunto quotidianamente dai soggetti coinvolti e facendo le dovute analisi statistiche, gli autori hanno individuato una certa relazione tra una ridotta mortalità per cause generali di salute e per malattia cardiovascolare e dosi minime assunte: pari rispettivamente a 7,98 mg o 7,28 mg di zinco. Scendendo più nel dettaglio, negli uomini la dose di zinco giornaliera associata a questa riduzione di mortalità è maggiore a 7,23 g, mentre nelle donne è maggiore di 7,99 mg. Non è stata trovata, invece, alcuna relazione con la mortalità per cause oncologiche. La dose di zinco assunta con l’alimentazione è stata calcolata utilizzando un questionario semiquantitativo sulla frequenza alimentare somministrato a ogni partecipante da un intervistatore appositamente formato.

Il questionario, sviluppato dal consorzio coreano KoGES, contiene 103 cibi, tra cui riso e cereali, noodles, pane, verdura, patate, funghi, soia e derivati, altri legumi, pesce, frutti di mare, crostacei, carne, uova, latte e prodotti caseari, frutta, snacks, frutta secca, bevande e grassi. I partecipanti hanno indicato quali cibi mangiano regolarmente e anche le quantità. Da queste informazioni, il team ha dedotto la quantità di zinco assunta. Condotto dal Yonsei University College of Medicine, dalla Dongduk Women’s University e dal Samsung Medical Center di Seoul, lo studio sottolinea l’importanza dello zinco nel conservare il corpo in salute e capace di contrastare lo sviluppo di alcune malattie. Tumori esclusi.

Studio: Kwon, Y.-J.; Lee, H.S.; Park, G.; Yang, J.; Kim, H.-M.; Lee, J.-W. Dietary Zinc Intake and All-Cause and Cardiovascular Mortality in Korean Middle-Aged and Older Adults. Nutrients 2023, 15, 358. https://doi.org/10.3390/nu15020358