Shiatsu: riequilibrare le energie con la digitopressione

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C0020171Lo shiatsu (shi = dito e atsu = pressione) è una tecnica giapponese di pressione e stimolazione manuale leggera e profonda, il cui scopo è il riequilibrio energetico che avviene attraverso la digitopressione lungo i meridiani energetici e in specifici punti del corpo (sostanzialmente gli stessi utilizzati dall’agopuntura) anzitutto con il pollice, più ricco di terminazioni nervose, e poi anche con il palmo della mano, il gomito e il ginocchio. Libera il corpo dallo stress (che coinvolge le funzioni del sistema nervoso, crea disarmonia e blocca la fluidità del movimento delle articolazioni, dei muscoli e dei… pensieri), riportando il ricevente in una situazione più equilibrata, consente una migliore circolazione dell’energia (il ki o qi), ripristinando le funzioni che permettono al corpo (inteso come unità corpomentespirito) di ritrovare l’armonia con se stesso e con l’ambiente. Lo shiatsu non è una terapia medica e neppure fisioterapia, ma può essere d’aiuto anche per risolvere diversi disturbi fisici e psicosomatici, quali dolori cervicali, mal di schiena, cefalee, stipsi, squilibri della circolazione, disfunzioni linfatiche, dolori articolari, lombalgie, stati ansiosi, insonnia… Non solo. Tra l’altro, migliora l’elasticità della pelle e del sistema muscolare; migliora il sistema circolatorio; aiuta a recuperare l’equilibrio scheletrico; facilita le funzioni dell’apparato digerente; migliora il controllo del sistema endocrino; regola le funzioni neuronali. Perché? Lo shiatsu risveglia la forza vitale, a volte assopita in noi, e ci riporta a vivere in armonia e salute. È una meravigliosa tecnica che consente di esprimere la nostra capacità di autoguarigione e di evoluzione. Si può ricevere shiatsu a tutte le età (dalla nascita ai 100 anni), non ci sono controindicazioni. In caso di patologie importanti, si può affiancare alle cure mediche. Dunque, la digitopressione ha in sé una serie di effetti indiscutibili, al di là di quelli puramente meccanici, indotti dalla pressione sulla circolazione sanguigna e quindi sull’irrorazione dei tessuti e sull’ossigenazione dei muscoli. Essi sono:
Effetti biochimici – Il senso di benessere generale deriva da due principali modificazioni “ordinate” dal nostro cervello, stimolato dal massaggio: la diminuzione della secrezione di adrenalina e l’aumento delle endorfine, i neurotrasmettitori che sono una sorta di “autocarezza” naturale.
Effetti psicologici – Riappropriandosi del corpo trascurato, se non addirittura ignorato, c’è la possibilità di scoprire i suoi messaggi, che possono collegarci al profondo della nostra coscienza.
Effetti spirituali – Riattivati e riequilibrati i canali energetici, si va, attraverso il rilassamento, verso uno stato di armonia, una situazione di “vuoto” aperto alla comprensione profonda dell’universo, un “vuoto fertile”.

Come avviene il trattamento

Il trattamento si svolge con pressioni, dolci e delicate, eseguite dalle mani esperte dell’operatore. Nello shiatsu non si avverte mai dolore, per questo è indicato anche per i bambini, le persone anziane, per coloro che soffrono di patologie o affezioni dolorose. Il ricevente, vestito con abiti leggeri, si sdraia sul materasso futon, posto su un tatami (tipico pannello giapponese, realizzato con paglia di riso pressata e ricoperto con una stuoia di canna di bambù, bordata da tela nera; isola dall’umidità). Dopo una prima fase di rilassamento inizia il trattamento vero e proprio. L’operatore diplomato, attraverso una preparazione specifica, ha le competenze per inquadrare, attraverso un’indagine corporea e comportamentale, lo stato generale energetico del ricevente e stabilire il trattamento per lui più idoneo. Nel sito della FISieo, è possibile scorrere l’elenco degli operatori professionisti (che hanno superato un apposito esame e hanno l’obbligo dell’aggiornamento continuo), degli insegnanti attestati e delle scuole riconosciute.

 

Vincenzo Bonaventura