Dalla natura un possibile contributo nel controllo della Malattia di Alzheimer. Un recente studio iraniano (The effects of spirulina intake on clinical and metabolic parameters in Alzheimer’s disease: A randomized, double-blind, controlled trial”), pubblicato su Phytotherapy Research, condotto su piccoli numeri, fa osservare la potenziale capacità dell’Arthrospira platensis, comunemente nota come spirulina, di migliorare la funzione cognitiva e i parametri dell’omeostasi del glucosio in pazienti con patologia, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie esercitate dall’alga.

Perché la spirulina

Recenti studi di letteratura evidenzierebbero nell’infiammazione un potenziale trigger, o comunque un importante coinvolgimento per lo sviluppo della malattia di Alzheimer. La ricerca sta dunque indagando se proprio l’infiammazione, in patologia croniche a base infiammatoria come la malattia infiammatoria intestinale e l’artrite reumatoide, possa essere causa e/o conseguenza di un aumentato rischio per lo sviluppo di demenza.

È vero infatti che tali condizioni cliniche sono tutte accomunate da più elevati livelli di proteina C-reattiva, coinvolta anche in processi di neuroinfiammazione e nell’Alzheimer, appunto. Dunque è interesse della ricerca valutare soluzioni che possano contribuire a sedare, fino a spegnere lo stato di infiammazione generale: la spirulina è fra queste.

L’alga

L’Arthrospira platensis è un cianobatterio, ovvero un’alga blu-verdastra contenente diversi principi attivi efficaci: proteine, in particolare ficocianina, vitamine del gruppo B, coloranti naturali come clorofilla e carotenoidi, acidi grassi, composti bioattivi tra cui molti fitonutrienti come β-carotene, echinenone, zeaxantina, 3-idrossiechinenone, c-ficocianina. Sostanze in larga misura dotate di attività antiossidante.

Studi scientifici sembrano dimostrare l’impatto positivo della spirulina su differenti processi e azioni, tra questi: miglioramento dell’attività dei macrofagi, potenziamento della proliferazione delle cellule natural-killer, attivazione delle cellule T, up-regulation delle cellule chiave e degli organi del sistema immunitario, aumento della capacità di contrastare agenti infettivi e tossine.

Lo studio iraniano ha voluto indagare nello specifico in pazienti con malattia di Alzheimer la possibile efficacia della spirulina sulla funzione cognitiva e sullo stato metabolico.

I risultati

I ricercatori hanno avviato uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato condotto su 60 pazienti affetti da patologia. Questi sono stati assegnati a ricevere in modo casuale 500 mg/giorno di spirulina o un placebo due volte al giorno per 12 settimane. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione del punteggio minimo dell’esame dello stato mentale (MMSE) prima e dopo l’intervento e a prelievi di campioni di sangue al basale e dopo 12 settimane di intervento per determinare i marcatori metabolici.

Vi è evidenza di sensibili benefici nei pazienti in trattamento rispetto a coloro in placebo: in particolare si sarebbe registrato un significativo miglioramento del punteggio MMSE (gruppo spirulina: +0,30 ± 0,99 rispetto al gruppo placebo: -0,38 ± 1,06, rispettivamente, p = 0,01), la riduzione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP) (gruppo spirulina: -0,17 ± 0,29 rispetto al gruppo placebo: +0,05 ± 0,27 mg/L, p = 0,006), del glucosio a digiuno (gruppo spirulina: -4,56 ± 7,93 rispetto al gruppo Placebo: +0,80 ± 2,95 mg/dL, p = 0,002), dell’insulina (gruppo spirulina: -0,37 ± 0,62 rispetto al gruppo Placebo: +0,12 ± 0,40 μIU/mL, p = 0,001) e dell’insulino-resistenza (gruppo spirulina: -0,08 ± 0,13 rispetto al gruppo placebo: 0,03 ± 0,08, p = 0,001) a fronte di un aumento della sensibilità all’insulina (gruppo spirulina: +0,003 ± 0,005 rispetto al gruppo placebo: -0,001 ± 0,003, p = 0,003).

In conclusione

Lo studio avrebbe risposto all’endpoint primario, evidenziando cioè la capacità della spirulina, assunta per 12 settimane, di migliorare la funzione cognitiva, i parametri dell’omeostasi del glucosio e i livelli di hs-CRP in pazienti con malattia di Alzheimer. Tali dati dovranno tuttavia essere validati da ulteriori studi di approfondimento che attestino efficacia di azione dell’alga bruna.

Fonte:

  • Tamtaji OR, Heidari-Soureshjani R, Asemi Z, Kouchaki E. The effects of spirulina intake on clinical and metabolic parameters in Alzheimer’s disease: A randomized, double-blind, controlled trial. Phytother Res. 2023 Mar 2.