L’allattamento è molto importante per la salute del neonato, grazie all’azione di prevenzione e/o di contenimento di alcune delle patologie più ricorrenti dell’età pediatrica, quali ad esempio la riduzione dell’incidenza e della durata delle gastroenteriti o del rischio di allergie, la protezione dalle infezioni respiratorie e dalle otiti, il miglioramento di alcune funzionalità fra cui la vista e lo sviluppo psicomotorio, e molto altro. 

Secondo uno studio inglese (Association between breastfeeding duration and educational achievement in England: results from the Millennium Cohort Study) del Nuffield Department of Population Health all’Università di Oxford, recentemente pubblicato su Archives of Disease in Childhood, l’allattamento al seno avrebbe benefici a lungo termine anche sulle performance e il rendimento scolastico. 

Lo studio

È stato di grossa portata: ha coinvolto un campione rappresentativo a livello nazionale di circa 5000 bambini nati tra il 2000 e il 2002 e arruolati nel Millennium Cohort Study con lo scopo di confrontare i potenziali differenti risultati scolastici al termine dell’istruzione secondaria di coloro che erano stati nutriti con latte materno e coetanei alimentati con latte artificiale/vaccino.

Ulteriore variabile considerata e potenzialmente influenzante, è stata la durata dell’allattamento al seno autoriferita dai partecipanti tramite appositi questionari. 

I risultati sono stati a favore della nutrizione naturale: è emerso, infatti, un rendimento scolastico sensibilmente superiore in studenti di 16 anni allattatati al seno. L’evidenza di per sé non è nuova: precedenti ricerche avevano già evidenziato la correlazione positiva tra allattamento al seno prolungato nel tempo e le performance scolastiche ma, oltre a essere in numero ridotto, presentavano qualche limite. 

Per esempio, non aver considerato il differente status socioeconomico, il livello di istruzione o il maggiore Quoziente Intellettivo: tutti fattori che impattano sulla predisposizione ad allattare per periodi più lunghi.

I risultati

La valutazione si è incentrata soprattutto sulle prestazioni di alcune discipline: matematica e inglese.

Il rendimento è stato misurato alla fine dell’istruzione secondaria secondo le valutazioni scolastiche standardizzate, ovvero il Certificato Generale di Istruzione Secondaria (GCSE), su una scala di voto da 1 a 9 e suddivise in fallimento/bocciatura (voto <4), punteggio basso (voto 4 –6) e punteggio alto (voto ≥7), mentre il rendimento complessivo è stato misurato facendo riferimento al punteggio “conseguimento 8”, relativo alla somma dei voti di otto GCSE, in cui inglese e matematica avevano un doppio peso, su valori 0-90. 

È stato, così, rilevato che bambini allattati per più tempo al seno, rispetto a quelli che non lo erano mai stati, avevano maggiori probabilità di ottenere un punteggio elevato nel GCSE di inglese e matematica, e meno probabilità di fallire al test GCSE di inglese, ma non al GCSE di matematica. 

Gli stessi, allattati al seno per almeno quattro mesi ottenevano anche un punteggio di raggiungimento 8 più alto, in media con uno score di 2-3 punti superiore, nello specifico coefficienti: 2,10, 95% IC da 0,06 a 4,14 a 4-6 mesi; 2,56, 95% CI da 0,65 a 4,47 a 6-12 mesi e 3,09, 95% CI da 0,84 a 5,35 a ≥ 12 mesi.

In conclusione

In funzione di tali risultati sarebbe possibile asserire che l’allattamento materno prolungato contribuisce a migliori risultati educativi/formativi con una associazione che permane anche tenendo conto di fattori confondenti come stato socioeconomico e le capacità cognitive materne. 

Pertanto, gli autori concludono che tra i potenziali benefici legati all’allattamento al seno andrebbero considerati anche i “vantaggi” in termine di prestazioni scolastiche: fattore che incoraggia ulteriormente a promuovere l’allattamento al seno quando più possibile.

Fonte

Pereyra-Elías R, Carson C, Quigley MA. Association between breastfeeding duration and educational achievement in England: results from the Millennium Cohort Study. Archives of Disease in Childhood, 2023, Vol. 108, Issue 8.