La Calluna vulgaris, nome scientifico dell’erica, appartenente alla famiglia delle Ericaceae, è una pianta dalle numerose proprietà, note e impiegate nella medicina tradizionale. Si riconoscono infatti a questo fitocomplesso svariate attività a largo spettro. Destano attenzione, in relazione ad alcune evidenze di uno studio recente su Plants, alcuni esiti antibatterici sull’apparato urinario, correlati in particolare ai ceppi di Escherichia coli e al fianco il potenziale nettarifero del miele di erica.

Un pool di benefiche azioni sulla salute

Effetti antiossidanti, antinfiammatori, antimicrobici, chemioprotettivi, fotoprotettivi. Ancora potere antibatterico, ansiogeno, antidepressivo, neurotropico, antivirale, antiproliferativo, antinocicettivo, antipertensivo, analgesico, ipouricemico. L’elenco oggi potrebbe allungarsi con una ennesima proprietà: una azione antibatterica mirata a patogeni delle vie urinarie e più specificatamente ai ceppi di E. coli, E. fecalis e Proteus vulgaris, risultati sensibili agli estratti vegetali. Inoltre, recenti ricerche sembrerebbero mettere in luce anche benefici effetti associati a estratti di infiorescenza di C. vulgaris (acetone, metanolo, decotto e infusione) e a capacità inibitorie su dodici ceppi di batteri patogeni, anch’essi responsabili di infezioni del tratto urinario.

Le evidenze

Sono stati condotti, da parte di ricercatori rumeni, esperimenti in vivo e in vitro, utilizzando varie parti dell’estratto e della pianta di erica per l’intento di testare potenziali benefici effetti su differenti disturbi/condizioni patogene, con attenzione a quelli associati all’apparato urinario, target dello studio, e in particolare alla valutazione dell’attività antibatterica di specifici ceppi.

In relazione a quelli considerati, avrebbero dimostrato maggiore sensibilità i batteri Gram-positivi, quali E. faecalis, Listeria monocytogenes, Staphylococcus aureus meticillino-resistente, S. aureus, Staphylococcus aureus meticillino-sensibile. Questi nel corso degli esperimenti hanno mostrato valori di concentrazione minima inibitoria (MIC), più bassi in estratti vegetali ottenuti con decotto e infuso in acqua di C. vulgaris, attestando capacità inibitorie verso i patogeni testati senza compromissione del normale equilibrio del microbiota vaginale.

Lo studio, inoltre, fornirebbe anche una ulteriore informazione circa la variabilità dell’azione antibatterica dipendente dalla parte dell’organo vegetale da cui era stato ottenuto l’estratto come anche delle fasi di crescita della pianta. Le maggiori proprietà in questa direzione attribuibili al decotto di inflorescenze.

Miele di erica

La produzione dell’erica è vasta in gran parte dei territori europei e in altre aree del continente quali Asia, Nord America, Australia e Nuova Zelanda, risultando attrattiva anche le api con conseguente produzione di miele. In relazione a queste caratteristiche sé è voluto indagare l’eventuale proprietà miellifere da cui si desumerebbe una azione antimicrobica e potenziali opportunità di utilizzo in terapie alternative. Nello specifico il miele di erica potrebbe essere impiegato come agente antimicotico, nella gestione di disturbi della pelle. Potenzialità che dovranno essere oggetto di studi di approfondimento dedicati che ne confermino l’efficacia.

Fonte:

  • Cucu AA, Baci GM, Cucu AB et al. Calluna vulgaris as a Valuable Source of Bioactive Compounds: Exploring Its Phytochemical Profile, Biological Activities and Apitherapeutic Potential. Plants (Basel), 2022, 11(15):1993.