La relazione intestino è ormai consolidata da prove scientifiche di largo spettro, ma in quest’asse si sta inserendo in maniera sempre più robusta una terza variabile, strettamente integrata alle due: il microbiota. Vi è evidenza da recenti studi condotti sull’uomo, attualmente ancora pochi, che la modulazione dei batteri che lo compongono attraverso una dieta ricca di prebiotici e alimenti fermentati possa influire positivamente sulla riduzione dello stress. Lo studio dell’APC Microbiome Ireland, di Cork (Feed your microbes to deal with stress: a psychobiotic diet impacts microbial stability and perceived stress in a healthy adult population”) è stato pubblicato su Molecular Psychiatry.

Le evidenze

Diversi studi scientifici accreditano il ruolo del microbiota nell’influenzare anche la salute mentale, non solo fisica. Da questo assunto si è avviato uno studio inglese che ha voluto indagare se la manipolazione della componente batterica del microbiota, attraverso l’introduzione nella dieta di sostanze “psicobiotiche”, ricche di probiotici e alimenti fermentati, possa impattare sulla riduzione dello stress.

È comprovato infatti che il mangiare sano è alla base della biodiversità dei microbi e del nostro benessere, dunque della salute del microbiota. L’interesse muove da diverse considerazioni: studi di letteratura condotti in modelli animali che dimostrerebbero la relazione di causa-effetto tra dieta e benessere mentale, la scarsità di ricerche avviate sull’uomo, la mancata identificazione di specifici cibi in grado di svolgere un effetto proattivo sulla riduzione dello stress mentale.

Lo studio

Sono stati pertanto randomizzati 45 volontari, adulti sani, poi suddivisi in due gruppi: l’uno composto da 24 persone destinate ad assumere per 4 settimane una dieta psicobiotica comprendente cereali grezzi, alimenti fermentati (kefir, yogurt, kombucha ecc.) frutta, verdura e legumi e un limitato consumo di cibi e bevande poco sani, raffinati e zuccherati ed il gruppo di controllo formato dai restanti 21 volontari invitati a consumare una normale dieta.

I partecipanti sono stati valutati sulla base di elementi di autovalutazione quali un diario alimentare e un questionario sulle percezioni della salute mentale, e parametri clinici come informazioni ricavate da campioni fecali, di urine ed ematici utili a identificare il profilo batterico, infiammatorio e metabolico. I risultati hanno fatto osservare:

  • la diminuzione nella percezione dello stress del 32% nel gruppo sottoposto a dieta psicobiotica, tanto più evidente in relazione all’aderenza al piano alimentare;
  • l’incremento delle specie batteriche di Blautia wexlerae e il decremento di Blautia obeum, Coprococcus comes, Dorea longicatena, Eubacterium rectale, Gemmiger formicilis e Bifidobacterium longum nel gruppo in dieta rispetto a prima dell’intervento;
  • la correlazione positiva tra la volatilità del microbiota, ovvero con cambiamenti nella diversità microbica prima e dopo la dieta, e lo stress percepito nel gruppo in dieta. La volatilità del microbiota non è tuttavia risultata correlata alla dieta psicobiotica, suggerendo che non altera la stabilità batterica;
  • l’alterazione di alcuni metaboliti, tra questi 40 metaboliti lipidici nel gruppo in dieta, 50 metaboliti nei campioni di urine, di cui 13 riferiti ad un’alterazione nel gruppo in dieta, inclusi acido chinolinico, L-triptofano, L-fenilalanina, in decremento, a fronte invece dell’aumento di fenilpropionilglicina, 34 metaboliti plasmatici, fra cui l’acido 5-idrossindolo-3-acetico e la 3-idrossichirunenina.

Conclusioni

Sebbene i risultati preliminari sembrano suggerire che alimenti psicobiotici, anche nel breve termine, siano in grado di migliorare la percezione dello stress nella popolazione sana accompagnata da un’alterazione in specifici metaboliti batterici, occorrerà avviare ulteriori studi per validare tali evidenze su una popolazione più ampia, per selezionare specifici cibi e/o approcci alimentari che possano favorire tale relazione e comprenderne i meccanismi di interazione.

Fonte:

  • Berding, K., Bastiaanssen, T.F.S., Moloney, G.M. et al. Feed your microbes to deal with stress: a psychobiotic diet impacts microbial stability and perceived stress in a healthy adult population. Mol Psychiatry 28, 601–610 (2023).