Fluvoxamina: potenziale efficacia nel trattamento di pazienti Covid

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Microscopic view of the crown structure virus

È l’ultimo della serie di farmaci che studi di ricerca “riposizionano” nel trattamento di patologie differenti dalla primaria indicazione. La fluvoxamina, antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, con proprietà anche antinfiammatorie sembrerebbe efficace nel trattamento di pazienti Covid-19 sintomatici in fase iniziale, riducendo le probabilità di ospedalizzazione, il rischio di ricoveri in terapia intensiva e di mortilità. Sono i risultati di uno studio collaborativo, pubblicato su Lancet Global Health.

Lo studio in breve

Un ciclo di 10 giorni con fluvoxamina, a un dosaggio di 100 mg 2v/die, è potenzialmente in grado di ridurre del 91% i decessi in pazienti che hanno da poco contratto l’infezione Covid-19 e del 65% circa la necessità di cure mediche intensive. Sono alcuni dei risultati a favore di questo farmaco emersi dallo studio TOGETHER, il più grande trial clinico finora condotto inteso a valutare l’efficacia di otto farmaci riposizionati (Hydroxychloroquine, Lopinavir/ritonavi, Fluvoxamine Maleate, Ivermectin, Metformin Extended Release, Doxazosin, Pegylated Interferon Lambda) rispetto a placebo.

Lo studio ha coinvolto quasi 1.500 persone, età media 50 anni, di cui il 58% donne, provenienti da 11 centri clinici in Brasile, positive a SARS-CoV-2 e ad alto rischio di malattia grave, sottoposti a terapia o a placebo. Nello specifico fluvoxamina è stato somministrato a 741 adulti, positivi al virus, non vaccinati e con almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di una forma grave di malattia, quali diabete, obesità, patologie cardiache e così via.

I pazienti in terapia e/o placebo sono stati monitorati nei 28 giorni successi nell’intento di rispondere a un endpoint primario composito, ovvero la necessità di un ricovero di emergenza o di permanenza in ospedale nelle 6 ore successive. Complessivamente, per le due eventualità sono stati registrati 79 casi nel gruppo trattato con fluvoxamina rispetto ai 119 fra i pazienti in placebo. La prima evidenza è dunque che l’uso off-label dello psicofarmaco sembrerebbe in grado di ridurre il rischio assoluto di ospedalizzazione o di prolungamento delle cure di emergenza del 5% e del 32% il rischio relativo. Buona anche la risposta in termini di mortalità: fluvoxamina avrebbe fatto registrare 17 decessi contro i 25 nel gruppo placebo. Inoltre, l’impatto della terapia sulla mortalità è stato calcolato con un’analisi parallela: tra i pazienti che hanno assunto almeno l’80% delle dosi del farmaco è stato osservato un solo decesso rispetto a 12 nel gruppo placebo.

Fluvoxamina, benefici e limiti

L’efficacia dell’antidepressivo nel trattamento di pazienti Covid sarebbe da attribuirsi, secondo i ricercatori, all’attivazione del recettore sigma-1 (S1R), proteina coinvolta in molte funzioni cellulari tra cui la regolazione della produzione delle molecole infiammatorie citochine, inibendone la proliferazione. Come è noto queste ultime sono responsabili del peggioramento dei sintomi in pazienti Covid-positivi.

«In funzione dei dati emersi, della sicurezza, tollerabilità, facilità d’uso, basso costo e disponibilità, la fluvoxamina potrebbe profilarsi come trattamento in pazienti Covid residenti in paesi a basso e medio reddito, con limitato accesso ai vaccini – commenta Gilmar Reis, co-autore principale dello studio – e avere un’influenza importante sulle linee guida nazionali e internazionali sulla gestione clinica di Covid-19».

Restano ancora da valutare alcuni aspetti: le possibili interazioni della fluvoxamina con altri farmaci impiegati nel trattamento di pazienti Covid, come gli anticorpi monoclonali e i corticosteroidi, la potenziale efficacia anche in pazienti non a rischio o colpiti da una variante del virus, come la variante delta.

Fonti:

  • Reis G, dos Santos Moreira-Silva EA, Medeiros Silva DC et al. Effect of early treatment with fluvoxamine on risk of emergency care and hospitalization among patients with COVID-19: the TOGETHER randomised, platform clinical trial. Lancet Global Health, October 2021. Doi: 10.1016/S2214-109X(21)00448-4 https://doi.org/10.1016/S2214-109X(21)00448-4
  • Reis G, dos Santos Moreira-Silva EA, Medeiros Silva DC et al A multi-center, adaptive, randomized, platform trial to evaluate the effect of repurposed medicines in outpatients with early coronavirus disease 2019 (COVID-19) and high-risk for complications: the TOGETHER master trial protocol. Gates Open research, November 2021 (revised) https://doi.org/10.12688/gatesopenres.13304.2