Gli effetti positivi delle diete a restrizione calorica e del digiuno intermittente

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La principale strategia delle diete ipocaloriche tradizionali consiste nel ridurre l’apporto energetico in occasione di ogni pasto, ma negli ultimi anni sono emersi approcci che puntano sul digiuno intermittente, ossia sulla restrizione calorica solo all’interno di periodi programmati, alternati a periodi di normale assunzione di cibo. Ne esistono diverse modalità, come il digiuno per 16 ore al giorno oppure per 24 ore consecutive una o due volte alla settimana.
Finora, però, non erano state condotte revisioni sistematiche della letteratura con metanalisi per valutare gli effetti delle diete a restrizione calorica e del digiuno intermittante sul profilo lipidico.
Un gruppo di ricercatori internazionali, coordinati dal cinese Haiyan Meng, ha deciso di colmare questa lacuna, esaminando i risultati di 35 studi clinici (“Effects of intermittent fasting and energy-restricted diets on lipid profile: A systematic review and meta-analysis”).
L’analisi di tutti i dati prodotti ha mostrato effetti positivi di questi regimi dietetici, modesti ma significativi dal punto di vista statistico. Pur nella diversità nell’impostazione degli studi, rispetto ai gruppi di controllo i livelli del colesterolo totale sono scesi mediamente di 6.93 mg/dL, del colesterolo LDL di 6.16 mg/dL e dei trigliceridi di 6.46 mg/dL. Non si sono invece osservati effetti sull’HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”.
Un’analisi più dettagliata ha permesso di rilevare miglioramenti più marcati nelle diete a restrizione calorica tradizionali rispetto a quelle basate sul digiuno intermittente e la riduzione dei valori lipidici è stata superiore per quei partecipanti che, prima di intraprendere la dieta, ne presentavano concentrazioni più elevate.
È bene però che la dieta non sia troppo restrittiva: «I risultati attuali – affermano gli autori – indicano che un eccessivo deficit energetico potrebbe essere controproducente per il miglioramento del profilo lipidico. È inoltre imperativo verificare se il digiuno intermittente e le diete a restrizione calorica influenzano in modo significativo il rischio di eventi cardiovascolari».

Renato Torlaschi

Studio effettuato da ricercatori cinesi, iraniani e brasiliani.
Meng, Haiyan, et al. “Effects of intermittent fasting and energy-restricted diets on lipid profile: A systematic review and meta-analysis.” Nutrition (2020): 110801.