Lo studio aveva l’obiettivo di stabilire l’associazione a lungo termine tra il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 e il consumo di bevande zuccherate (compresi i succhi 100% frutta) e bevande addizionate con dolcificanti artificiali.
La sperimentazione ha seguito oltre 192.000 soggetti di entrambi i sessi nel corso di 3 studi di salute pubblica a lungo termine, svoltisi tra il 1986 e il 2012, verificando le abitudini alimentari mediante questionari alimentari sottoposti ogni 4 anni.
Dai risultati è emerso che un aumento del consumo totale di bevande zuccherate – inclusi i succhi 100% frutta – di circa mezza porzione al giorno per 4 anni (ogni porzione equivaleva a 8 once, circa 240 ml) corrispondeva a un incremento del 16% di sviluppare diabete nei 4 anni successivi. Relativamente alle bevande dolcificate artificialmente, la percentuale saliva al 18% in 4 anni. Circa questo ultimo dato, gli autori sottolineano che l’aumento potrebbe essere imputato al fatto che, spesso, i soggetti ad elevato rischio per il diabete spesso passano dalle bevande zuccherate a quelle dolcificate artificialmente.
Le evidenze mostravano anche che la sostituzione di una delle porzioni giornaliere con acqua, tè o caffè era associata a una riduzione del rischio pari al 2-10%. Il rischio invece non diminuiva sostituendo le bevande zuccherate con quelle dolcificate artificialmente.
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