Si chiama SimgLab ed è il nuovo centro della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) nato con l’obiettivo di favorire, attraverso programmi innovativi, un percorso di formazione della nuova classe medica cui, nella sanità del futuro, saranno richieste competenze professionali certificate e l’uso di alta tecnologia

Oltre l’attualmente immaginabile: robot, manichini ad alta fedeltà, software procedurali, realtà aumentata. Sono gli strumenti che consentiranno al medico di domani di virtualizzare, ovvero di simulare, contesti clinici, situazioni, ambienti, patologie, interventi e che affiancheranno il tradizionale stetoscopio. Ovvero expertise umana e tecnologica si fionderanno in un unicum.

Così almeno nell’auspicio della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) per perfezionare e velocizzare la presa in carico del paziente dalla diagnosi al trattamento. Su queste basi si fonda il corso di (in)formazione messo a punto dalla Società, presto a disposizione per tutti gli operatori del territorio nazionale, dedicato a insegnare procedure diagnostiche e terapeutiche, a ripetere processi e concetti medici, assumere decisioni da parte di un professionista della sanità o di un team di professionisti.

Un (per)corso che traccia le basi da un lato di una sanità del futuro meno centrata sull’ospedale e con figure professionali sempre più capaci e formate, e che dall’altro avvia a una fase di transizione verso un nuovo modello di sanità pubblica.

«Il Sistema sanitario nazionale – dichiara il professor Claudio Cricelli, presidente Simg – deve costantemente rinnovarsi per un’efficiente formazione dei propri operatori, orientata a un approccio quanto più realistico e innovativo possibile e che porti a una formazione che sia preparazione ed esercizio professionale. Un obiettivo che ha dato il via alla nascita del nuovo centro SimgLab, in cui strumenti tecnologici, robotica, scenari che riproducono casi clinici reali, permettono al medico di svolgere un percorso di formazione più rapido ed efficiente».

Un percorso che ha l’ulteriore vantaggio di poter abbreviare notevolmente, grazie a strumenti di simulazione, l’identificazione nel paziente di determinati sintomi qualificanti una specifica patologia, caratteristiche e fare diagnosi. La simulazione, infatti, accelera la formazione e illustra quadri clinici meno frequenti, permettendo ai medici di imparare sia attività basilari che complesse.

Il valore della simulazione

È sensibile: la simulazione ad alta fedeltà, rappresenta un mezzo di formazione continuo e di miglioramento delle comuni pratiche cliniche nella mani del medico, da cui l’importanza, come sottolinea il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, di ampliarne l’uso nella formazione e nell’aggiornamento del personale sanitario, soprattutto nelle specialità che richiedono manualità o processi più complessi, dove è più probabile l’errore, trasformando quest’ultimo in esperienza e valore aggiunto.

 

«Il motto della medicina di simulazione è ‘fare per sbagliare e sbagliare per imparare’ – prosegue Cricelli – Questo processo è possibile con gli interventi effettuati non su persone fisiche, ma con pazienti virtuali che hanno tutte le caratteristiche del paziente vero. Il medico con la simulazione può migliorare le proprie competenze, sia a un livello basico, sia in alcuni interventi di secondo livello, consentendo alla Medicina Generale di acquisire un ruolo più rilevante nel Ssn. Valori che si traducono a vantaggio del paziente con una ridurre l’errore medico legato al fattore umano, dunque maggiore sicurezza anche della cura».

Il corso

Sfrutta e si avvale di molte tecnologie innovative: da simulatori medici avanzati e skill trainer per l’esercizio di tecniche e procedure, a realtà aumentata e software di mixed reality per una formazione immersiva su oltre 22 aree terapeutiche. L’obiettivo è rendere la simulazione, ovvero la formazione di alta tecnologia, accessibile a tutti, anche a chi non potrebbe permettersi strumenti così innovativi, dentro un centro-laboratorio.

Competenze certificate

Non basta la formazione, occorre che sia anche certificata: la sanità del futuro richiede un affinamento delle competenze e un maggiore coinvolgimento dei Medici di medicina generale (Mmg). Con questo orientamento è partito il progetto di Certificazione in collaborazione con la Simg, concretizzatosi nell’ultimo anno con la certificazione per “Mmg Esperto nella presa in carico e gestione del paziente complesso con diabete mellito e patologie metaboliche correlate, con pluripatologie e disabilità” e che ha rilasciato un attestato di partecipazione essenziale per potersi iscrivere al percorso di certificazione professionale delle competenze.

La certificazione consta di un esame nel quale i candidati vengono valutati e riconosciuti come Esperti dopo un confronto professionale con gli esaminatori, professionisti di comprovata esperienza e avvalorato da un ente di certificazione accreditato da Accredia (Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano).

Il Congresso Simg

La simulazione ad alta fedeltà e il progetto di certificazione delle competenze saranno al centro del 39° Congresso Simg, che si terrà a Firenze nella seconda metà di novembre. «i simulatori – conclude Cricelli – evolvono e stanno diventando sempre più pratici e facili da utilizzare. Da qui l’intento di farne un uso intensivo e di apprenderne le tecniche dalle basi della medicina fino ai livelli più avanzati.

Nel prossimo congresso nazionale, accanto alla formazione teorica delle conoscenze, promuoveremo anche una formazione pratica, finalizzata a potenziare le abilità di saper fare delle attività nel concreto. Il SimgLab, quindi, non sarà solo all’interno del congresso, ma diventa una struttura permanente all’interno della nostra sede, come un laboratorio continuo di apprendimento».