Liberarsi dai pregiudizi e imparare ad ascoltare

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Come deve essere il medico del futuro?

Deve esser un medico esperto nell’ascolto. Si parla molto di medicina narrativa, ma quale medico riesce ad applicarla? Il medico di medicina generale è oberato dalla burocrazia e quello specializzato è giusto che si occupi del suo campo. Ora manca una figura, che una volta era proprio il medico di famiglia che si occupava della persona, un compito che in ogni caso richiede grande conoscenza e grande studio. Bisogna davvero imparare ad ascoltare liberi da pregiudizi, capire chi è il paziente, che cosa sta vivendo e che cosa gli è successo. È questo il presupposto di una cura efficace, convenzionale e non.

Chi è Giovanni Fasani

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Igiene e Medicina preventiva si avvicina all’agopuntura e frequenta la scuola So-Wen. Conosce l’omeopatia grazie all’incontro con Attilio Speciani e Piero Gianfranceschi con i quali collabora per una quindicina d’anni, sviluppando con loro in particolare il tema delle intolleranze alimentari. Con la seconda specializzazione in psicoterapia inizia la sua attività di psicoterapeuta collaborando per dieci anni come specialista esterno nel Servizio di Psicodiagnostica e di Psicologia clinica dell’Ospedale di Paderno Dugnano (medico responsabile Flavio Mombelli). Per una decina di anni, fino al 2008, lavora presso il Centro del San Raffaele-Resnati di Milano nell’ambulatorio di Agopuntura e di Omeopatia. Attualmente è iscritto negli elenchi dei Medici Esperti in Medicine Non Convenzionali dell’Ordine dei Medici di Milano ed esercita come psicoterapeuta e medico omeopata-agopuntore in regime privato.

Caterina Lazzarini