Il Nordic Walking può essere considerata un’attività protettiva per la salute del cuore, in alterativa alla corsa o a esercizi di intensità variabile (bassa, media o alta), alternati a periodi di riposo o di recupero. I benefici potrebbero essere addirittura superiori alla più tradizionale pratica fisica, almeno riferendosi ai risultati di uno studio canadese (“Sustained Effects of Different Exercise Modalities on Physical and Mental Health in Patients With Coronary Artery Disease: A Randomized Clinical Trial”) monocentrico randomizzato e controllato, pubblicato sul Canadian Journal of Cardiology.

I benefici del Nordic Walking

Migliora la capacità funzionale rispetto all’allenamento continuo di intensità da moderata a vigorosa e a quello a intervalli ad alta intensità (HIIT), con risultati mantenuto nel tempo: sono le conclusioni cui giungono alcuni ricercatori canadesi dell’University of Ottawa Heart Institute, dopo aver avviato uno studio per valutare l’impatto sulla salute cardiovascolare, specificatamente del Nordic Walking in confronto ad altri programmi di attività fisica.

l Nordic Walking è una disciplina originaria della Finlandia, si tratta di una camminata che prevede l’utilizzo di bastoncini in cui le braccia spingono in modo opposto e alternato rispetto ai piedi, così da favorire il coinvolgimento di tutta/gran parte della muscolatura corporea. Un allenamento particolarmente utile quando si cammina in salita o in discesa, come in montagna.

Lo studio canadese ha voluto dunque valutare, mettendo a confronto l’efficacia di un allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT) di dodici settimane, un allenamento continuo a intensità da moderata a vigorosa (MICT) e il Nordic Walking (NW), in termini di miglioramento della capacità funzionale, qualità della vita (QoL) e riduzione dei sintomi della depressione in pazienti con disfunzione dell’arteria coronaria. Ulteriore obiettivo era valutare il mantenimento dei risultati nel tempo acquisiti dal Nordic Walking.

Lo studio

I ricercatori hanno randomizzato 130 pazienti con malattia coronarica che sono stati inclusi in un programma di 12 settimane che prevedeva HIIT, MICT o NW seguito da una fase di osservazione di 14 settimane. Hanno effettuato misurazioni al basale e alle settimane 12 e 26, della capacità funzionale con un test del cammino di 6 minuti (6MWT), mentre la QoL è stata valutata utilizzando HeartQoL e Short Form-36, infine il Beck Depression Inventory-II, uno strumento di autovalutazione composto da 21 item a scelta multipla, è stato utilizzato per stimare la gravità della depressione. Gli effetti prolungati (tra il basale e la settimana 26) e sostenuti (tra le settimane 12 e 26) sono stati valutati utilizzando modelli misti lineari con misure ripetute.

Dei 130 partecipanti randomizzati, 86 (HIIT: n = 29; MICT: n = 27; NW: n = 30) hanno completato le valutazioni alla settimana 26, mostrando miglioramenti significativi di tutti i fattori considerati: distanza del 6MWT, QoL e sintomi della depressione dal basale alla settimana 26 (P <0,05). Nello specifico il Nordic Walking avrebbe contribuito ad aumentare la distanza di 6MWT (+94,2 ± 65,4 m) in più rispetto a HIIT (+59,9 ± 52,6 m; effetto di interazione P = 0,025) o MICT (+55,6 ± 48,5 m; effetto di interazione P = 0,010) con benefici più significativi registrati tra le settimane 12 e 26, specie in termini di distanza del 6MWT e QoL fisica (P <0,05).

Tradotto in numeri, dall’inizio dello studio a 26 settimane, le variazioni medie nella distanza misurata al 6MWT erano di 55,6 e 59,9 metri rispettivamente per l’allenamento continuo di intensità medio-elevata e per l’HIIT, contro i 94,2 metri del Nordic Walking.

L’attuale ricerca

È l’evoluzione di un precedente studio sull’argomento (“The effects of high-intensity interval training, Nordic walking and moderate-to-vigorous intensity continuous training on functional capacity, depression and quality of life in patients with coronary artery disease enrolled in cardiac rehabilitation: A randomized controlled trial (CRX study)”), condotto dai ricercatori canadesi, da cui si poteva già evincere i benefici associati alle tre differenti attività a 12 settimane e che tutte le strategie erano sicure, impattando positivamente su salute fisica e mentale, con tuttavia risultati migliori raggiunti in caso di Nordic Walking, soprattutto in relazione ai metri percorsi al 6MWT. L’attuale studio confermerebbe dunque che i benefici derivanti da questa disciplina finlandese permangono nel tempo, almeno nell’arco di 26 settimane.

Fonti:

  • Terada T, Cotie LM, Tulloch H et al. Sustained Effects of Different Exercise Modalities on Physical and Mental Health in Patients With Coronary Artery Disease: A Randomized Clinical Trial Canadian Journal of Cardiology 2022. 
  • Reed JL, Terada T, Cotie LM et al. The effects of high-intensity interval training, Nordic walking and moderate-to-vigorous intensity continuous training on functional capacity, depression and quality of life in patients with coronary artery disease enrolled in cardiac rehabilitation: A randomized controlled trial (CRX study). Progress in Cardiovascular Diseases 2022, Vol.70, 73-83.