Piante medicinali efficaci nel mal di schiena: una revisione Cochrane

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Il mal di schiena (LBP) è un disturbo molto comune e comporta importanti costi sia comunitari che individuali. Una grande percentuale di persone con mal di schiena cronico si rivolge a terapeuti e a terapie non convenzionali. Scopo della revisione è determinare l’efficacia della fitoterapia nel trattamento del mal di schiena privo di causa specifica. Sono state fatte indagini in banche dati di medicina quali MEDLINE, EMBASE, CENTRAL, CINAHL, Clinical Trials.gov, World Health Organization International Clinical Trials Registry Portal e PubMed al settembre 2014, con successiva integrazione di documentazione segnalata nelle bibliografie e da professionisti con esperienza nel settore. Sono stati inclusi nella relazione studi clinici randomizzati e controllati (RCT) che hanno coinvolto adulti (> 18 anni) affetti da LBP non specifico in fase acuta, subacuta o cronica che hanno assunto piante medicinali. Quali misure di risultato sono state adottate: dolore e funzionalità. Gli studi sono stati individuati, selezionati e processati con criteri oggettivi e validati, coinvolgendo più soggetti e sono stati sottoposti a valutazione di qualità (molto bassa, bassa, moderata, alta) e di conformità. Sono stati inclusi nella revisione 14 RCT (2.050 partecipanti) che hanno restituito le seguenti evidenze. Uno studio con Solidago chilensis M. (arnica brasiliana, applicata due volte al giorno) ha rilevato (verso placebo) una riduzione della percezione del dolore e una maggiore flessibilità, ma lo studio ha coinvolto solo 20 persone ed è risultato di qualità metodologica molto bassa. I preparati a base di Capsicum frutescens (crema o cerotto) determinano risultati più favorevoli del trattamento placebo in persone con mal di schiena cronico (tre studi, 755 partecipanti, qualità metodologica moderata); relativamente al mal di schiena in forma acuta i dati attualmente disponibili per C. frutescens non permettono di formulare una valutazione certa (un solo studio, 40 partecipanti, studio di bassa qualità). Uno studio ha rilevato l’equivalenza di C. frutescens (crema) verso una pomata omeopatica (161 partecipanti, studio di qualità molto bassa). Dosi giornaliere di Harpagophytum procumbens (artiglio del diavolo) standardizzato in arpagoside 50 e 100 mg, possono essere migliori del trattamento placebo nel determinare miglioramenti a breve termine del dolore e possono ridurre l’utilizzo di farmaci di salvataggio (due studi, 315 partecipanti, studi di bassa qualità). Uno studio (88 partecipanti) ha dimostrato l’equivalenza del trattamento con H. procumbens verso 12,5 mg/die di rofecoxib (Vioxx), ma era di qualità metodologica molto bassa. Il trattamento giornaliero con Salix alba (corteccia di salice bianco), standardizzato in salicina a 120 o 240 mg, è probabilmente più efficace del trattamento placebo nel migliorare a breve termine il dolore e nel ridurre l’esigenza di farmaci (due studi, 261 partecipanti, qualità metodologica moderata); uno studio ha dimostrato effetti equivalenti a 12,5 mg/die di rofecoxib (228 partecipanti), ma è risultato di qualità molto bassa. Uno studio (120 persone) ha esaminando gli effetti di Symphytum officinale L. (radice di consolida) in pomata e ha riscontrato la superiorità dell’estratto (verso placebo) nel migliorare a breve termine il dolore (valutazione su scala VAS); questo studio era però di bassa qualità metodologica. Infine, l’olio essenziale di lavanda applicato con digitopressione può ridurre (verso pazienti non trattati) l’intensità soggettiva del dolore percepito, migliorare la flessione laterale della colonna vertebrale e il tempo di percorrenza (61 partecipanti) ma la qualità dello studio era di qualità molto bassa. Non sono emersi eventi avversi significativi negli studi analizzati. Gli autori della revisione concludono osservando che C. frutescens riduce il dolore più del placebo. H. procumbens, S. alba, S. officinale, S. chilensis e l’olio essenziale di lavanda sembrano anch’essi ridurre il dolore più del placebo, ma questo è emerso in studi di qualità compresa fra moderata e molto bassa e sono quindi necessari altri test per formulare una valutazione definitiva. Revisione realizzata da associati a: Department of Orthopaedic Surgery, University of Michigan, MI, USA. Oltean H, Robbins C, van Tulder MW, Berman BM, Bombardier C, Gagnier JJ. Herbal medicine for low-back pain. Cochrane Database Syst Rev 2014, Dec 23;12:CD004504.

Roberto Adamoli