È partita lo scorso 20 maggio dalla Calabria, ha attraversato l’Italia e raggiunto la Lombardia ed ora è diretta in Campania, a Paestum (Salerno), dove si concluderà il prossimo 18 settembre. Sono le tappe di “Nordic Tales”, la campagna di sensibilizzazione promossa da Sanofi con il patrocinio di Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), in collaborazione con la Scuola Italiana di Nordic Walking. L’iniziativa che citiamo è l’opportunità per parlare dell’importanza del “movimento”, l’attività fisica e/o mentale, nel paziente affetto da sclerosi multipla, apportando benefici alla qualità della vita, attestati da diversi studi di letteratura, come anche a famigliari e caregiver.

Il Nordic Warking

Una camminata in mezzo alla natura per un generale benessere psicofisico: dall’aumento della forza muscolare, al miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio, a una sensazione di maggiore padronanza di sé. Il Nordic Walking è una disciplina indicata nella gestione del paziente affetto da sclerosi multipla: coinvolge infatti fino al 90% della muscolatura senza affaticarla e senza sovraccaricare le articolazioni, grazie all’uso delle bacchette. Vi è evidenza che l’attività fisica, se svolta con continuità e per un lungo periodo, può contribuire a mettere un freno alla malattia, riducendo la neurodegenerazione e stimolando la neuroplasticità, grazie al miglioramento della funzionalità del sistema nervoso che si associa all’esercizio.

I benefici del movimento

«L’esercizio fisico – spiega Roberto Bergamaschi, responsabile Centro Sclerosi Multipla, IRCSS Fondazione Mondino, Pavia – è il trattamento sintomatico non farmacologico più efficace per le persone con sclerosi multipla. È ampiamente documentato che l’attività motoria, adattata è sicura e può contribuire e migliorare i sintomi della malattia, limitandone la progressione. Resta inteso che l’approccio al paziente con patologia deve essere multidisciplinare: a partire dal neurologo affiancato da un gruppo di esperti, quali fisioterapista, terapista occupazionale, istruttore ed esperto del comportamento, che insieme promuovano ed educhino il paziente all’adozione di uno stile di vita attivo, finalizzato al miglioramento anche della qualità di vita. L’approccio multidisciplinare è funzionale a valutare la condizione psicofisica del paziente e a individuare la pratica fisica/sportiva più idonea».

Corpo e psiche “in movimento”

Dalla camminata al ballo, dallo yoga al pilates, dal Tai Chi al Kick Boxing, dall’equitazione all’acquagym, all’allenamento con pesi o sollevamento pesi. Ogni attività/pratica sportiva ha i suoi benefici che possono favorire, a seconda dell’attività, il miglior coordinamento degli arti inferiori o superiori, la riduzione del dolore, il controllo dei sintomi, il potenziamento della forza muscolare, il maggior equilibrio.

La scelta dell’attività sportiva, anche per il paziente con sclerosi multipla, è varia. Gli esiti sul fisico possono, inoltre, essere rafforzati mantenendo in movimento anche la mente con un allenamento sinergico di corpo e psiche. Gli esperti AISM consigliano al paziente con patologia di coltivare attività e hobby quali la fotografia, il caviardage (tecniche di scrittura poetica che consistono nell’elaborare poesie partendo da testi già scritti come dei fogli di giornale oppure pagine di libri da macero, utilizzando vecchi racconti), il giardinaggio e la comunicazione digitale: tutte fonti e occasioni di movimento, nella più ampia concezione, che promuovono creatività e pensieri positivi.

I numeri della patologia

Sono oltre 2.8 milioni le persone che nel mondo convivono con la sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa cronica, ed oggi la ricerca è impegnata a sviluppare farmaci con meccanismo di azione che permetta non solo di modulare l’autoimmunità innata periferica ma anche di contrastare la neuroinfiammazione a livello centrale una volta superata la barriera encefalica.

Fonte

  • Learmonth YC, Britton RW, Brewer W. Exercise Training for Multiple Sclerosis: A Narrative Review of History, Benefits, Safety, Guidelines, and Promotion. Int. J. Environ. Res. Public Health 2021, 18(24), 13245