Lycium-rehmannia, di largo impiego in fitoterapia cinese, in somministrazione combinata con farmaci di sintesi della medicina occidentale, sembra migliorare sensibilmente la sintomatologia dell’occhio secco. Le evidenze da un’ampia metanalisi del 2020, pubblicata su Medicine

Oltre 350 milioni di persone nel mondo e 25% della popolazione generale in Italia, donne per i due terzi: sono le stime riferite alla sindrome dell’occhio secco. Caratterizzata dalla disidratazione cronica della congiuntiva e della cornea, è qualificata dall’Organizzazione mondiale della sanità come uno dei disturbi tra i più ignorati e sottovalutati della società moderna, nonostante l’importante impatto sociale e professionale.

Numeri e implicazioni sufficienti per la scienza per interrogarsi su possibili soluzioni in grado di potenziare i benefici terapeutici degli attuali trattamenti. Con questa indicazione un gruppo di ricercatori cinesi ha voluto indagare eventuali vantaggi della Lycium-rehmannia, rimedio fitoterapico della medicina cinese, integrato alla terapia tradizionale di medicina occidentale rispetto a un trattamento esclusivo con farmaci di sintesi.

Fitoterapia e secchezza oculare, lo studio

I ricercatori hanno estrapolato studi randomizzati controllati (RCT) condotti sul tema fino a marzo 2019, da database internazionali (PubMed, The Cochrane Library, EMbase, MEDLINE, CBM, WanFang, VIP e CNKI) selezionandone quindici per un totale di oltre 12mila pazienti con occhio secco. I risultati della metanalisi evidenzierebbero che Lycium-rehmannia, in compresse, in associazione a farmaci della medicina occidentale ne migliora sensibilmente l’efficacia rispetto al gruppo di controllo [OR = 4,38, 95 % intervallo di confidenza (CI) (3,26, 5,89), P < 0,00001.

Tuttavia si sono osservati anche risultati controversi: tra questi il punteggio migliore al test di Schirmer [MD, 2,46, IC 95% (1,49, 3,44), P <.00001] nel gruppo di controllo, il tempo di rottura del film lacrimale [MD, 3,79, IC 95% (3,57, 4,01), P <.00001] e test della fluoresceina [MD, -1,29, IC 95% (-1,42, -1,15), P <.00001]. Inoltre Lycium-rehmannia combinata con la medicina occidentale non avrebbe mostrato evidenze nel ridurre l’incidenza di reazioni avverse, inclusa l’infiammazione delle palpebre [OR = 1,00, IC 95% (0,37, 2,72), P = 1,00] e il sintomo di congestione [OR = 0,55, IC 95% (0,18, 1,65), P = 0,28].

In conclusione, l’integrazione di Lycium-rehmannia combinata a terapie tradizionali, sembra offrire benedici nella gestione del sintomo dell’occhio secco rispetto a un trattamento con solo farmaco di sintesi. Tuttavia restano da chiarire, confermare o escludere, alcuni aspetti dubbi. Pertanto, a detta degli autori, sarĂ  necessario condurre studi mirati atti a validare l’efficacia scientificamente provata di Lycium-rehmannia nell’approccio terapeutico a questa patologia.

Fonte:

  • Lou L, Fu H, Liu H. “The clinical efficiency of lycium-rehmannia pills in treating dry eye symptom: A meta-analysis”. Medicine.2020, 99(28):e20887. doi: 10.1097/MD.0000000000020887.