Migliorare l’interazione tra uomo e Pianeta Terra richiede anche un uso attento degli scarti alimentari che possono diventare materie prime per la fabbricazione di prodotti utili, anche in ambito salute. Nei giorni scorsi l’Università Federico II di Napoli, ha presentato i risultati di uno studio randomizzato su un ingrediente ideato dalla start up Heallo, che si chiama JAXplus®, formulato a partire da scarti della produzione della birra. “Monocentric, randomized, cross-over, double blind, placebo controlled clinical trial on a barley arabinoxylan-based food supplement in the reduction of post-prandial glycemic increase in healthy subjects” il titolo dello studio. Ma che cos’è questo ingrediente? In sostanza si tratta di un concentrato di fibre alimentari selezionate (arabinoxilani e beta-glucani), note per essere in grado di ridurre l’assorbimento di carboidrati e il conseguente picco glicemico.
La novità proposta da Heallo sta nel fatto di recuperare questa fibra alimentare dagli scarti di lavorazione della birra, favorendo quindi una economia circolare. D’altronde, questa è la mission aziendale, come sottolineato da Francesca Varvello, CEO e tecnologa alimentare della start up, “da matrici naturali e residui di produzione ricaviamo ingredienti e super nutrienti in grado di contrastare i problemi dovuti ad un’alimentazione costituita da cibi troppo processati o raffinati. Questo recupero, secondo noi, è uno dei sistemi efficaci per valorizzare gli scarti e darne un valore aggiunto in termini nutrizionali. Recupero, valorizzazione e salute sono gli obiettivi che ci poniamo”. Referente del team di ricerca è Maria Daglia, docente di Chimica degli Alimenti all’Università Federico II di Napoli, che spiega: “I risultati del nostro studio hanno indicato che esiste una differenza nella curva glicemica post-prandiale nei soggetti che hanno assunto l’integratore contenente arabinoxilani, rispetto alla curva glicemica dei soggetti che hanno assunto il placebo (p<0.001). In particolare, i valori della glicemia postprandiale sono risultati significativamente inferiori nel gruppo trattato rispetto ai corrispondenti valori del gruppo placebo nella fase di discesa dal picco, e cioè dopo 90 e 120 minuti dall’assunzione di carboidrati disponibili. Un andamento simile è stato riscontrato anche per la risposta insulinemica che, nel gruppo trattato con l’integratore alimentare a base di fibre, risultava inferiore rispetto alla risposta insulinemica del gruppo placebo”.
Questa è una scoperta interessante, perché è noto che il picco glicemico è associato anche sovrappeso e obesità in quanto gli alimenti ad alto indice glicemico contengono carboidrati a rapido assorbimento che, essendo assorbiti tutti insieme, non vengono utilizzati tutti, ma immagazzinati come grasso. Inoltre, è noto che alimenti ad alto picco glicemico stimolano l’appetito secondo il meccanismo per cui quando il picco cala il corpo percepisce una mancanza e richiede quindi l’assunzione di alto cibo. Ciò non succede con i carboidrati integrali, che hanno un basso indice glicemico. Aggiungere JAXplus® agli alimenti processati o ad alto contenuto glicemico può contrastare il meccanismo spiegato sopra e quindi ridurre il rischio di sovrappeso e obesità.