Infiammazione intestinale, cecità, esposizione maggiore a infezioni, anche gravi. Sono alcuni degli effetti associati alla carenza di vitamina A, trattata in terapia standard con β-carotene che ne è il precursore più abbondante. Recenti studi, tra cui una indagine di laboratorio condotta dalla Rutgers University e pubblicata sulla BBA – Molecular and Cell Biology of Lipid, sembrerebbero dimostrare effetti benefici del β-carotene anche sul microbiota intestinale, tanto da poter contribuire in alcuni casi alla risoluzione di alcune specifiche disfunzioni gastro-intestinali.

Esperimenti di laboratorio

Le prime attestazioni sono positive: studi di laboratorio dimostrerebbero che la somministrazione di β-carotene in topi privi di vitamina A è in grado di agire su tre livelli: aumentando le quantità di vitamina A, obiettivo prioritario dell’induzione, riducendo lo stato infiammatorio alla base di altre patologie/disfunzioni intestinali, migliorando l’integrità della barriera intestinale.

La riprova è testata dagli esiti riscontrati in topi privi di vitamina A alimentati per due settimane con una dieta povera di questo micronutriente, seguita dalla somministrazione di β-carotene per via orale a giorni alterni per altre due settimane. L’assorbimento del precursore è stato rilevato nel sangue, nel fegato e nell’intestino delle cavie, e a concentrazioni più elevate nelle feci. Il β-carotene, correttamente metabolizzato, ha dunque aumentato i livelli di retinolo nel tratto gastro-intestinale sia nei topi di controllo sia nei topi privi di vitamina A, con conseguente riduzione della sintomatologia correlata.

Effetti sul microbiota e sulla permeabilità intestinale

Diversi studi di laboratorio avevano già associato la carenza di vitamina A a specifici disturbi intestinali. In particolare in topi deprivati di questo nutriente erano state osservate anomalie della barriera intestinale, riferibili alla riduzione dei livelli di mucina, leaky gut e alte concentrazioni intestinali di specie reattive dell’ossigeno. Interesse dei ricercatori inglesi era dunque anche quello di confermare e chiarire i meccanismi di questa relazione, arrivando alla fine a osservare che l’introduzione di β-carotene con la dieta in topi privi di vitamina A è stata in grado di ridurre l’infiammazione, alleviare lo stress ossidativo e migliorare l’integrità della barriera intestinale (colon) nei topi di controllo e maggiormente in quelli privi di vitamina A.

In particolare in questi ultimi si sarebbe prodotta una riduzione di alcune famiglie batteriche, specie a carico dei batteri phyla, Bacteroidetes, Firmicutes e Proteobacteria, a dimostrazione che il β-carotene ha capacità di modificare l’abbondanza di alcuni microbi e migliorare le disfunzioni intestinali nei topi privi di vitamina A.

Le nuove informazioni acquisite, a detta dei ricercatori, potrebbero essere sfruttate per la messa a punto di interventi dietetici per alleviare i sintomi da carenza di vitamina A e per la creazione di trattamenti specifici per malattie infiammatorie/disfunzioni intestinali, dai sintomi equiparabili a quelli indotti dall’assenza di questo micronutriente.

Fonte:

  • Honarbakhsh M, Malta K, Ericsson A et al. “β-carotene improves fecal dysbiosis and intestinal dysfunctions in a mouse model of vitamin A deficiency”. BBA – Molecular and Cell Biology of Lipids, Vol. 1867, Issue 5. https://doi.org/10.1016/j.bbalip.2022.159122