Brian Weiss: ipnosi e terapia della regressione

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Brian Weiss
Brian Weiss

Come psicoterapeuta tradizionale, Brian Weiss fu sorpreso e scettico quando uno dei suoi pazienti, Catherine, cominciò a rivivere scenari di vite passate e traumi che sembravano contenere la chiave dei suoi incubi ricorrenti e dei suoi attacchi d’ansia. Ha inizio così un vertiginoso viaggio nel tempo, nella memoria segreta di vite trascorse, alla scoperta delle ragioni profonde di un intero ciclo di reincarnazioni. Catherine scopre che esiste l’Al di là, dal quale ognuno torna alla vita al momento di reincarnarsi. Grazie a questo viaggio interiore guarisce con sorprendente rapidità da molti disturbi. Attualmente Brian Weiss viene considerato il massimo esponente al mondo di ipnosi regressiva, ha mostrato e dimostrato le sue teorie regressive in numerose opere e pubblicazioni di grandissimo successo, apprezzate non solo dal pubblico, ma dalla comunità medico scientifica. L’utilizzo della terapia della reincarnazione ha cambiato per sempre il volto della sua pratica psicoterapica così come la vita dei suoi clienti e lettori.

Dr Weiss quando e per quale ragione ha iniziato ad interessarsi di ipnosi e di regressione fino alla creazione della “past-life theraphy”?
Le mie esperienze nascono con una mia paziente, Catherine, di cui parlo nel mio primo libro uscito nel 1988, “Molte vite, molti maestri”. Ci vollero quattro, cinque anni per scrivere quel libro, quindi la mia esperienza sulla regressione e la presa di coscienza che si potesse regredire veramente a vite precedenti, nasce molto prima di quel mio primo libro. Mentre scrivevo il libro ero preoccupato per la mia reputazione e carriera essendo in quei tempi presidente della società di psichiatria. Prima di quella esperienza, non credevo affatto in questi fenomeni mi ritenevo uno scienziato, un medico tradizionale e uno psicoterapeuta.

In cosa consiste la regressione?
La regressione che effettuo consiste nel portare le persone in uno stato ipnotico, con un completo rilassamento e successivamente andare indietro nel tempo al fine di far rivivere momenti della propria infanzia, o fasi della loro vita intrauterina. Questa regressione può andare anche più in la del concepimento ed è allora che le persone assumono identità differenti da quella attuale e si vedono in realtà geografiche e temporali sconosciute, con differenti abiti, nuclei familiari e situazioni storiche. Il fine di questa tecnica è di dimostrare alle persone che hanno avuto una vita precedente, che sono immortali e che sono molto più che un corpo, che sono molti corpi e molte vite. In questo modo si possono spiegare e integrare i conflitti della vita, si può dare un significato alla morte ed acquisire valori più profondi dell’esistenza. Si pongono gli accadimenti della vita nel corpo in un’arena molto ampia comprendente molte vite e quindi molti insegnamenti acquisiti ogni volta. Possiamo vedere la nostra esistenza nel corpo come una scuola in cui veniamo ad imparare le leggi dell’amore, e fino che non le abbiamo apprese completamente ritorniamo in questa scuola terrena dominata dalla materia. Lo scopo di tutto questo è superare la paura, il giudizio, il senso di inadeguatezza, la lotta per emergere e superare l’altro, fino alla presa di coscienza che siamo tutti cellule di un unico corpo. Un esempio di quello che dico possiamo averlo dall’acqua ghiacciata in tante stalattiti o cubetti di ghiaccio, ognuno è un’unità a sé stante, ma nel momento che si innalza la sua energia perde la sua corporeità solida si trasforma in acqua e poi con l’aumentare dell’energia in vapore, poi in particelle di idrogeno e ossigeno e poi in particelle sub quantiche. Lo stesso accade nell’uomo quando la sua energia si incarna in un corpo, pensa di essere unico e si mette in conflittualità con gli altri, ma egli fa parte di una unica energia come il ghiaccio quando cambia il suo stato in acqua, lo stesso accade nell’uscita dal corpo: l’anima entra in un diverso stato vibrazionale. L’energia che permette il cambiamento di stato è l’energia dell’amore.