L’endometriosi è una condizione ginecologica fonte di gravi disagi per le donne che ne sono affette, la cui qualità di vita è fortemente inficiata dalla presenza di un dolore pelvico cronico che caratterizza, nella maggioranza dei casi, la patologia in esame. In molti casi le pazienti, oltre alla dismenorrea, lamentano anche dispareunia e vanno incontro a infertilità. In Italia sono affette da endometriosi il 6-10% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire e il 75-80% di coloro che soffrono di dolore pelvico cronico.
Diagnosi e terapia convenzionale dell’endometriosi
Per endometriosi si intende la presenza extrauterina di ghiandole o stroma endometriale funzionante. La sede ectopica varia ed è rappresentata da: ovaie, setto retto-vaginale, ombelico, legamenti lati. Il sanguinamento, che si verifica mensilmente in risposta agli stimoli ormonali, può accumularsi nei siti ectopici e crearvi aderenze infiammatorie. Al sospetto diagnostico possono seguire ecografia e RM della regione pelvica e un controllo del CA 125 ematico che risulterà innalzato. La laparoscopia con prelievo bioptico del tessuto anomalo porterà alla diagnosi definitiva.
La terapia convenzionale si basa sulla somministrazione di antiinfiammatori/antidolorifici, o di farmaci in grado di sopprimere il ciclo mestruale, oppure sulla chirurgia per via laparoscopica. Purtroppo la rimozione del tessuto endometriale dislocato è una misura solo temporanea, poiché nella maggior parte delle donne l’endometriosi recidiva rendendo necessari interventi più demolitivi.
Il quadro della patologia in MTC
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) non considera l’endometriosi come una malattia a sé stante, ma riconosce, caratterizza e tratta diversi quadri di disarmonia in grado di determinare la sintomatologia accusata dalla paziente.
I principali quadri sindromici sono:
- stasi di Qi e Sangue;
- accumulo di Freddo che induce stasi di Sangue;
- accumulo di Calore che induce stasi di Sangue;
- deficit di Qi e Sangue con stasi di Sangue.
Poiché il Qi è la forza motrice del Sangue e il Sangue è l’elemento trofico madre del Qi, quando il Qi circola, il Sangue si muove. Quando il Qi ristagna, il Sangue si blocca. D’altra parte, se il Sangue ristagna, anche il Qi si ferma.
La congestione del Qi porta dunque alla stasi di Sangue e la stasi di Sangue porta alla congestione del Qi; entrambe possono provocare dolore addominale, dismenorrea e infertilità.
La causa più comune di stasi di Qi è lo stress. Altre situazioni che possono impedire il libero fluire del Qi sono:
- il ristagno di cibo per eccessiva alimentazione;
- la stasi di Sangue favorita da traumi (anche di natura chirurgica), dispositivi intrauterini, aborti, alcuni tipi di pillole anticoncezionali;
- un vuoto di Sangue protratto per lungo tempo;
- la presenza del fattore patogeno Umidità.
In MTC gli organi coinvolti sono essenzialmente: Rene, Milza e Fegato (i tre Yin del piede) e il maggior coinvolgimento dell’uno o dell’altro verrà suggerito dalla sintomatologia lamentata.
Il Rene governa l’utero tramite il Qi ancestrale, Yuanqi, che vi ha sede, e contiene il Tiangui, che consente il ciclo mestruale e la fertilità. Ciò avviene attraverso il Jiao inferiore e i meridiani di Renmai, Chongmai e Rene.
La Milza, organo trofico per eccellenza, nutre l’ovaio, inoltre, conserva il Sangue e quindi presiede alla fisiologia del ciclo mestruale; ciò avviene tramite il Jiao medio e i meridiani di Stomaco e Milza.
Il Fegato, mare del Sangue, organo che regola l’armonioso fluire del Qi, e dunque del Sangue, svolge un’azione di regolazione del flusso mestruale, di cui regola ciclicità e ritmi. Ricordiamo come il meridiano del Fegato attraversi la zona pelvica in corrispondenza delle ovaie.
Modificazioni del ritmo, della quantità e qualità del mestruo indirizzeranno verso gli organi di Fegato e Milza; il dolore spastico orienterà verso il Fegato, il senso di peso o di gonfiore pelvico verso la Milza. La stasi di Qi a livello addominale, indotta dalla difficoltà del Fegato a svolgere la sua funzione armonizzatrice, darà origine a stasi del Sangue. La disarmonia della Milza, spesso indotta dall’influenza negativa del Fegato, contribuirà alla stasi di Sangue con riduzione dell’apporto nutritivo a utero e ovaio, perdita della funzione di metabolizzazione dei liquidi e formazione di Umidità-tan. Avremo senso di peso e dolore nonché alterazioni della regolarità del ciclo. La stasi di Sangue potrà essere fonte di Calore Interno che, risalendo verso l’alto, potrà manifestarsi con: cefalea, vertigini, ansia, disturbi del sonno o, a livello addominale, stipsi. La stasi di Sangue potrà anche manifestarsi in basso con emorroidi, varici, cistite. Potranno manifestarsi anche fattori patogeni esterni come Freddo-Umidità o Calore-Umidità, che possono indurre sintomi quali diarrea, vaginiti, leucorrea, dolore fisso e lancinante. Il protrarsi di un’insufficienza del Fegato si ripercuoterà necessariamente sul Rene, madre del Fegato, con ripercussioni sulla circolazione locale, ulteriore diminuzione dello Yin e accumulo di Tan-Calore.
Agopunti di maggior utilizzo nel trattamento dell’endometriosi
Gli agopunti più utilizzati nelle terapie di trattamento della patologia (la cui scelta sarà indirizzata dalla sintomatologia individuale) sono:
- sull’addome:
CV 4 Guanyuan
CV 6 Qihai
ST 29 Guilai
extra Zigon - sull’arto inferiore:
SP 10 Xuehai
SP 6 Sanyinjiao
LR 3 Taichong
ST 36 Zusanli
GB 34 Yanglingquan
ST 40 Fenglong - sull’arto superiore:
PC 6 Neiguan
TE 6 Zhigou - sul capo:
extra Yintang - sul dorso:
BL 17 Geshu
BL 18 Ganshu
BL 20 Pishu
BL 23 Shenshu
BL 31 Shangliao
BL 32 Ciliao
BL 33 Zhongliao.
Tiziana Pedrali