Fitoterapia e gemmoterapia per i dolori articolari

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Gli effetti collaterali, soprattutto nell’uso cronico, di Fans, analgesici e decontratturanti spingono numerosi pazienti che soffrono di dolori articolari a rivolgersi a diverse tecniche terapeutiche non convenzionali. Ecco alcuni rimedi utili consigliati tratti dal prontuario fitoterapico e gemmoterapico.

Artrosi e fitoterapia

Come scrive J. Bruneton (2002).: «Prima di numerosi medicamenti attivi, ma non sprovvisti di effetti indesiderabili, in complemento alla terapeutica abituale, o quando la prescrizione antinfiammatoria come prima istanza non è giustificata, l’utilizzo delle piante medicinali è una possibilità che meriterebbe senza alcun dubbio di essere meglio valutata». Le piante medicinali, infatti, possono esercitare, grazie alla presenza di flavonoidi e sostanze antiossidanti, una valida azione sintomatica e di protezione a livello delle strutture articolari, a cui spesso si affianca un’azione epatoprotettiva.

HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS DC (ARTIGLIO DEL DIAVOLO)

Le radici secondarie di Artiglio del diavolo sono tradizionalmente utilizzate nel trattamento sintomatico delle manifestazioni articolari dolorose e della lombalgia in quanto mostrano azione antiflogistica e manifestano un’influenza significativa sulla rigidità muscolare, in particolare a livello lombare. I preparati a base di Artiglio del diavolo sono considerati “come utile sostegno alla terapia medica” in quanto attenuano il dolore e migliorano la mobilità articolare. Tali proprietà sono state confermate dalla Commissione E della Sanità tedesca e dall’ESCOP. Sono numerosi gli studi clinici e le review pubblicate che ne confermano l’efficacia e che sostengono che può rappresentare un’opzione seria per il trattamento delle forme lievi o moderate di artrosi.
Avvertenze: assumere a stomaco pieno. Evitare in caso di patologia gastrica e litiasi biliare. In soggetti ipersensibili può comparire diarrea. Possibili interferenze con anticoagulanti, ipotensivanti, ipoglicemizzanti, antiaritmici. Consigliata vigilanza in caso di assunzione contemporanea di farmaci cortisonici e Fans (aumento della gastrolesività per effetto addittivo).
Posologia: Estratto secco titolato in iridoidi totali espressi come arpagoside min. 1,8% di cui l’80% deve essere rappresentato da arpagoside: 600-1200 mg al dì (= 60-100 mg di arpagoside); TM: 50 gocce, diluite in acqua, unatre volte al dì.

BOSWELLIA SERRATA ROXB. (BOSWELLIA)

La gommoresina della Boswellia, estratta dal tronco di questo grande albero originario dell’India, fa parte della farmacopea ufficiale di India e Cina. La medicina tradizionale ayurvedica (India) le attribuisce proprietà antinfiammatorie utili per il trattamento del dolore artrosico, dell’infiammazione del tratto digestivo e del tratto respiratorio (azione antiasmatica: proprietà broncodilatatrici) e di varie dermatiti. Nella medicina tradizionale cinese è usata per trattare il dolore reumatico e mestruale. Gli acidi boswellici presenti nel fitocomplesso agirebbero su citochine e leucotrieni manifestando in tal modo proprietà antiflogistiche utili per trattare non solo i dolori artrosici, ma anche patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide, la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Sono in corso studi clinici che confermino la validità di tali indicazioni. Avvertenze: non sono segnalate controindicazioni particolari: raramente si possono manifestare lievi disturbi gastrointestinali o allergie cutanee. Porre attenzione nei soggetti asmatici alla contemporanea assunzione di farmaci inibitori della sintesi dei leucotrieni (sommazione d’effetto).
Posologia: Estratto secco (titolato in acidi boswellici min. 65%): una cps 300-400 mg, una-tre volte al giorno. Assumere con acqua.

Fitoterapici, il consiglio in più

Può risultare utile affiancare piante medicinali caratterizzate da proprietà antispasmodiche e blandamente sedative al fine di contrastare la componente fibromialgica che spesso può essere presente nel paziente artrosico (Valeriana officinalis, Passiflora incarnata, Eschscholtzia californica ecc. ). Con la loro assunzione sarà favorito anche il riposo notturno. Per Valeriana officinalis L. si segnala che nel fitocomplesso della pianta sono presenti sostante triterpeniche e glicosidi iridoidi ad azione analgesica e antiflogistica la cui azione risulta pertanto utile nel paziente artrosico: alle proprietà sedative, ansiolitiche, antispasmodiche e miorilassanti si affianca così un’azione antalgica.

Artrosi e gemmoterapia

La reumatologia rappresenta una delle grandi indicazioni cliniche della Gemmoterapia, in quanto i gemmoderivati, opportunamente scelti, possono contribuire a rallentare la degenarazione artrosica e a contrastare efficacemente la componente algica (M. Tétau). Il trattamento di base dell’artrosi prevede l’utilizzo di tre gemmoderivati (“triade antiartrosica”): Ribes nigrum M.G.1DH, Vitis vinifera M.G.1DH, Pinus montana M.G.1DH.

PINUS MONTANA MG1DH

Contribuisce a mantenere la troficità della cartilagine articolare e ne rallenta l’usura. Favorisce, inoltre, l’attività degli osteoblasti e stimolata la circolazione locale: ne consegue un rafforzamento della trama ossea. Quest’ultima proprietà rende utile questo gemmoderivato nella prevenzione e terapia delle fratture patologiche.
Posologia: 50 gocce, diluite in acqua, 15 minuti prima di pranzo.

RIBES NIGRUM MG 1DH

È indicato nelle sindromi infiammatorie generali e locali, in particolare a carico dell’apparato locomotore. Studi sperimentali, attuati tramite test che saggiano la presenza di un’attività surrenalica, hanno confermato l’attività stimolante sulla corteccia surrenalica e l’ attività inibitrice nei riguardi dei processi infiammatori. A livello delle cartilagini contribuisce ad assicurare “la riparazione delle cartiligini lese” (Tétau M- Scimeca D., 2005). Prestare attenzione in caso di ipertensione.
Posologia: 50 gocce, diluite in acqua, 15 minuti prima di colazione.

VITIS VINIFERA MG 1DH

Le gemme di Vitis vinifera presentano un organotropismo preferenziale nei confronti dell’apparato osteoarticolare, ove rallentano la comparsa delle deformazioni articolari. In particolare sarebbero in grado di impedire o quanto meno rallentare la produzione di osteofiti. È particolarmente indicato nell’artrite deformante le piccole articolazioni e nel processo artrosico in genere.
Posologia: 50 gocce, diluite in acqua, 15 minuti prima di cena In base al quadro clinico: cicli di due mesi con pausa di un mese fino a miglioramento dello stato articolare.

Altri gemmoterapici utili

Sono segnalati:

  • Rosa canina MG 1DH, rimedio di flogosi e indicato nel trattamento della gonartrosi ove esplica, in particolare a livello della sinovia, azione antiossidante e blanda azione antiflogistica;
  • Ampelopsis weitchii MG 1DH, indicato nelle forme infiammatorie rapidamente evolutive (periartrite scapoloomerale, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite psoriasica ecc.) in quanto combatte la deformazione e la sclerosi di tendini e legamenti . Tètau ne consiglia l’impiego anche nel trattamento della fibromialgia.
  • Posologia: 30-50 gocce, diluite in acqua e sorseggiate lentamente, una-due volte al dì.