Il mirtillo è una sostanza nota in farmacologia, ma il suo impiego, così come gli studi condotti e/o le conoscenze e benefici terapeutici, si riferiscono in gran parte al frutto (mirtillo frutto fresco; mirtillo frutto essiccato; estratto secco di mirtillo standardizzato e purificato).

Un’attenzione sensibilmente inferiore è riservata invece alle foglie, anch’esse in grado di agire con una serie di effetti “anti” o di favorire il controllo, in associazione a terapie più tradizionali, di alcune patologie, tra queste il diabete. Le evidenze emergono da uno studio di ricercatori rumeni, pubblicato su Pharmaceutics (An Updated Systematic Review of Vaccinium myrtillus Leaves: Phytochemistry and Pharmacology).

Le foglie di mirtillo

Alle foglie del Vaccinium myrtillus (VM), arbusto della famiglia delle Ericaceae, genere Vaccinium, presente soprattutto nelle regioni montuose dell’Europa, dell’Asia e del Nord America, sono riconosciute diverse proprietà, quali un’azione antibatterica, antivirale, anticarcinogena e antinfiammatoria, pertanto impiegate con queste varie funzioni nella gestione di diverse patologie.

Non vanno tuttavia trascurati gli effetti positivi che le foglie di mirtillo possono esercitare nel contrasto all’azione dei radicali liberi, stress ossidativo e non ultimo sul controllo del diabete e/o gli effetti ipolipemizzanti. Quest’ultima proprietà desta particolare attenzione in funzione del fatto che il diabete cronico è in costante aumento nel mondo occidentale, in relazione al progressivo aumento dell’età media e/o di patologie metaboliche.

Il meccanismo di azione

I benefici delle foglie di mirtillo dipenderebbero soprattutto dai polifenoli e da composti fenolici le cui capacità antiossidanti sarebbero attestate da studi in vitro e in vivo, nei quali spicca l’azione soprattutto di alcune specie della famiglia delle Ericaceae.

Mentre per quanto riguarda specificatamente il diabete gli esiti si otterrebbero soprattutto per la presenza di cromo trivalente, un sensibilizzatore dell’insulina, capace cioè di modulare la fosforilazione dei recettori che legano l’insulina. Azione che, tuttavia, si ritiene supportata da altri elementi/composti, stante che i livelli di cromo contenuti nelle foglie di mirtillo sono piuttosto bassi.

Studi di laboratorio condotti su ratti obesi, con prediabete o diabete indotto dalla somministrazione di streptozocina (sostanza che influisce sulla produzione di insulina favorendo un possibile un temporaneo innalzamento della glicemia), sembrerebbero dimostrare la capacità delle foglie di mirtillo di contrastare, o comunque di tenere a bada, i livelli della glicemia dopo che le cavie avevano consumato dell’amido, ovvero a fronte di una riduzione del glucosio si osserverebbe l’aumento della secrezione di insulina.

Le ipotesi

In funzione di questi risultati, i ricercatori stimano che le foglie di mirtillo possano avere effetti secretagoghi e/o capacità di ripristinare la funzione delle cellule beta, favorita anche dalla presenza di un pool di flavonoidi rilevati in quantità maggiori nelle foglie: miricetina, quercetina 3-O-rutinoside, quercetina 3-O-galattoside e quercetina, sostanze ritenute potenziali modulatori della secrezione di insulina. Tali evidenze, ancora preliminari, dovranno essere sostenute da altri studi che confermino l’efficacia, anche antidiabetica, delle foglie di mirtillo.

Attenzione all’uso

Le foglie di mirtillo non possono essere ritenute tossiche, tuttavia è raccomandata un’attenzione all’uso funzionale alla presenza di tannini. Questi possono infatti indurre stitichezza, favorire la formazione di complessi con proteine e proteasi (glicoproteine, enzimi batterici intestinali), ostacolare l’assorbimento dei nutrienti e/o diminuirne la digeribilità. Infine, l’assunzione di tannini a lungo termine potrebbe esitare nella carenza di ferro, dovuta sempre a una difficoltà di assorbimento, da tenere in debita considerazione soprattutto se l’assunzione è rivolta alla popolazione geriatrica e pediatrica.

Fonte:

  • Ștefănescu R, Laczkó-Zöld E, Ősz BE, Vari CE. An Updated Systematic Review of Vaccinium myrtillus Leaves: Phytochemistry and Pharmacology. Pharmaceutics. 2022 Dec 21;15(1):16.