I rimedi naturali anti-cataratta

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Tra le cause più diffuse al mondo di cecità, la cataratta è in genere causata da stress ossidativi e osmotici, fenomeni che si accentuano con l’invecchiamento. I composti naturali ad azione antiossidante e antinfiammatoria si possono rivelare fonti di metaboliti utili come agenti in grado contrastarne l’insorgenza.

Questa review (“Medicinal plants and natural products in cataract managment. Frontiers in Pharmacology”) nello specifico, si è posta l’obiettivo di documentare i trattamenti diffusi in tutto il mondo correlati alla etnofarmocologia e alla etnobotanica: i database di riferimento sono stati Scifinder, PubMed, Science Direct, Google Scholar, e Scopus e l’indagine è stata condotta sfruttando frasi e keyword specifiche (per es.: “cataract”, “blindness”, “traditional medicine”, “ethnopharmacology”, “ethnobotany”, “herbs”, “medicinal plants”), arrivando ad analizzare ben 120 lavori e 44 rimedi fitoterapici tramandati dalle pratiche mediche tradizionali.

Quali piante medicinali per i disturbi oculari?

Sin dall’antichità le piante medicinali vengono utilizzate per disturbi oculari anche di rilievo quali infezioni, congiuntiviti, occhio secco e appunto cataratta.
Tra quelle individuate come potenziale uso clinico vi sono innanzitutto Vitex negundo (molto in uso in India) e Vitis vinifera, che riducono lo stress ossidativo e l’opacità della lente a livello oculare. L’estratto in etanolo di Pleurotus ostreatus (fungo edibile noto anche in Italia come “orecchione” ndr) riduce la lipoperossidazione e incrementa gli enzimi antiossidanti; dalla tradizione ayurvedica la formulazione di Triphala Ghrita, ricca in acido gallico, mostra effetti anti-cataratta sia in vitro sia in vivo agendo sul pathway del galattosi.
Rimedi quali Momordica charantia, Eugenia jambolana, Pterocarpus marsupium e la Trigonella foenum-graecum sono invece utili nella cataratta associata a diabete.
Il fatto che molte piante facciano parte della medicina popolare non le rende esenti da rischi: per esempio l’uso del lattice di alcune Euphorbiaceae può rivelarsi pericoloso a livello oculare. Perciò l’etnofarmacologia richiede un rigoroso studio scientifico volto alla sua validazione, analizzandone i meccanismi di azione e gli effetti farmacologici, la tossicità e il rapporto rischio/beneficio in fase preclinica e clinica.

Daria Scienza

Tewari D, Samoila O, Gocan D, Mocan A, Moldovan C, Hari Prasad Devkota, Atanas G. Atanasov, Zengin G, Echeverría J, Vodnar D, Szabo B, Crisan G; Medicinal plants and natural products in cataract managment. Frontiers in Pharmacology Vol 10, June 2019, doi:10.3389/fphar.2019.00466