Elevata glicemia a digiuno, pressione alta, obesità, aumento dei livelli di trigliceridi, insulino-resistenza, diabete, elevati livelli di lipoproteine a bassa densità e ridotti livelli di lipoproteine ad alta densità nel sangue. Sono alcune manifestazioni e implicazioni tipiche della sindrome metabolica (MetS) che impone la persa in carico del paziente con trattamenti individualizzati, al fine di ridurre il sensibile rischio associato di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Ad oggi le azioni sono prevalentemente incentrate sui cambiamenti dello stile di vita: potenziamento dell’attività fisica, correzione della dieta supportati da terapia farmacologica. Vi è evidenza che l’uso di erbe e spezie medicinali possa integrarsi, con risultati di efficacia, alle terapie tradizionali.

Cumino, Zenzero e Cannella

Sono solo tre delle erbe e spezie medicinali che sembrano contribuire, all’interno di un trattamento mirato, al contrasto di alcune condizioni/fattori di rischio associati alla MetS. Secondo una recente review, pubblicata su Nutrients, obesità e obesità addominale, alterati profili lipidici, ipertensione, glicemia (FBG) elevata, sensibilità all’insulina possono avvantaggiarsi di un trattamento integrato a base di erbe e spezie edibili. O, ancora, queste possono favorire in soggetti obesi, la riduzione dell’appetito e dunque la possibile perdita di peso.

Seppure Zenzero (Zingiber officinale), Cannella (Cinnamomum), semi di Cumino (Nigella sativa) possono svolgere un’azione sinergica, ciascuna avrebbe uno specifico raggio di azione.

  • Lo Zenzero, consumato in diverse forme (compresse, capsule, polvere o rizomi), secondo i dati di una metanalisi, sembra contribuire efficacemente al controllo della glicemia alta a digiuno, riducendo anche i trigliceridi a favore di un aumento dei livelli di HDL. Inoltre potrebbe favorire la diminuzione del peso.
  • La Cannella svolgerebbe anch’essa un‘azione di controllo sulla glicemia: una metanalisi su 10 studi randomizzati controllati con il coinvolgimento di 543 pazienti diabetici dimostrerebbe che una dose di cannella da 120 mg/giorno a 6 g/giorno per 4 mesi sia in grado di abbassare sensibilmente i livelli di glucosio a digiuno. Inoltre, la Cannella agirebbe anche come antipertensivo “naturale”: le evidenze arrivano da uno studio clinico randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco, da cui si evince nei pazienti in trattamento un controllo e una riduzione importante della pressione sanguigna sistolica e diastolica.
  • I semi di Cumino si sarebbero dimostrati benefici nel controllo di parametri cardiometabolici negli adulti e dei profili lipidici. Non è esclusa una azione anche sul controllo/riduzione dell’obesità.
  • Anche fieno greco, Cardamomo, Zafferano e Curcuma, aglio e carciofo avrebbero dato supporto al contrasto di esiti e implicazioni di MetS e patologie cardiovascolari.

Queste prime “risposte” sono solo una possibile potenzialità delle erbe e spezie nella gestione integrata delle MetS e dei fattori di rischio cardiovascolari. La loro efficacia dovrà essere confermata e valutata da altri studi che indaghino alcuni aspetti non ancora del tutto chiari, quali ad esempio il dosaggio appropriato delle varie spezie o i regimi di trattamento utili allo scopo e soprattutto i diversi meccanismi di azione. In funzione di effetti avversi assenti e dell’uso di queste erbe e spezie a lungo termine nella pratica medica tradizionale, è possibile ipotizzare che possano essere introdotte a fianco di terapie consolidate per potenziarne i benefici.

Fonte:

  • Alkhatib DA, Jaleel A, Tariq MNM et al. “The Role of Bioactive Compounds from Dietary Spices in the Management of Metabolic Syndrome: An Overview”. Nutrients. 2021 Dec 30;14(1):175. Doi: 10.3390/nu14010175